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Condividere cultura per un pensiero critico | Benedetta Marietti

Testimonianza di Benedetta Marietti
per Fondazioni settembre 2023

Benedetta Marietti è direttrice dal 2016 del Festival della Mente, festival di approfondimento culturale dedicato alla creatività e alla nascita delle idee promosso da Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. È curatrice dal 2021 delle conferenze TEDxMilano. Giornalista, scrive di libri per il Venerdì di Repubblica.

Ogni anno, immancabilmente, le cittadine italiane di provincia che ospitano i principali festival di approfondimento culturale vengono prese da assalto da migliaia di persone che accorrono in massa affollando piazze e teatri per assistere alle lezioni e alle conferenze dei loro beniamini: scienziati, letterati, artisti, storici, filosofi. Un’invasione pacifica da parte di un pubblico transgenerazionale, curioso e interessato ai temi culturali, che paga un biglietto per assistere a incontri e ricevere in cambio stimoli e nuove idee per poter affrontare con maggiore consapevolezza le innumerevoli sfide sociali, ambientali, economiche che ci pone la contemporaneità. Non fa eccezione Sarzana, che quest’anno, dal 1° al 3 settembre, ha ospitato la XX edizione del Festival della Mente, che per la prima volta dalla sua nascita ha registrato il tutto esaurito in 42 incontri su 42 (più 2 bis). Un successo straordinario che dimostra come – dopo la sosta forzata dovuta alla pandemia – i consumi culturali siano diventati di fondamentale importanza per un pubblico che ama incontrare live relatori e relatrici di diversi ambiti e discipline per sviluppare nuove competenze, per conoscere sé stessi e il proprio posto nel mondo, e per aprirsi ad esso. L’impressione, data anche dai risultati di un questionario di gradimento che il Festival della Mente propone agli spettatori dopo ogni edizione, è che in questi vent’anni si sia formata una comunità di persone, perlopiù fedeli e affezionate al festival, unite dal rito collettivo della condivisione della cultura, bene comune fondamentale per lo sviluppo del pensiero critico.

“I festival di approfondimento culturale sono spazi inclusivi, trasformativi e generativi di idee e contenuti, che favoriscono la crescita individuale e la presa di coscienza collettiva”

Ma, parallelamente a questa rete, si è formata un’altra comunità intorno al festival. Una vera e propria community appassionata che guarda i video e ascolta i podcast di tutti gli incontri che formano quell’archivio della memoria che il Festival della Mente ogni anno mette online a disposizione di tutti. I numeri toccati sono da record: 14 milioni di visualizzazioni e ascolti tra video e podcast, con un picco riservato alle lezioni di storia del professor Barbero, vera e propria rockstar del mondo culturale, che il pubblico segue con una venerazione e un tifo riservati generalmente a cantanti e calciatori. C’è poi una terza comunità che si raccoglie intorno al Festival della Mente, ed è la comunità della città di Sarzana: ogni anno il festival diventa una festa diffusa e condivisa cui partecipano attivamente librai, ristoratori, albergatori, commercianti, e soprattutto ragazzi volontari, 250 giovani delle scuole superiori del territorio che testimoniano la capacita? attrattiva della manifestazione nei confronti di chi vuole sviluppare coscienza critica e diventare parte attiva nell’organizzazione: per tre giorni i giovani si impegnano con vivacità e allegria ad accogliere i relatori, offrire supporto agli eventi, affiancare l’ufficio stampa, realizzare reportage fotografici, condividendo momenti salienti del festival sui social. Un’esperienza a tutto tondo e in prima persona, tra socialità e scoperta della realizzazione di un evento culturale. I festival di approfondimento culturale diventano così degli spazi fisici (oltre che virtuali) inclusivi, trasformativi e generativi di idee e contenuti, che favoriscono la crescita individuale e la presa di coscienza collettiva e che, con le loro istanze di cambiamento, possono influenzare il dibattito pubblico su temi importanti, con l’obiettivo di costruire una società più giusta, più sostenibile, più umana.

Dalla rivista Fondazioni luglio – settembre 2023