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Adotta uno Scrittore, gli autori a scuola e in carcere per raccontare la contemporaneità

Prende il via in questi giorni la XVI edizione di “Adotta uno scrittore”, l’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino che, grazie al sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte – Direzione Generale Regionale, porta gli scrittori contemporanei nei luoghi di formazione piemontesi. Un percorso didattico che si diffonde, da quindici anni, tra i ragazzi degli istituti secondari per cogliere le sfumature della contemporaneità e raccontarle con parole sempre nuove. Si tratta di un’iniziativa riconosciuta in Italia come uno dei più originali ed efficaci progetti di promozione della lettura e della scrittura fra i giovani: in 15 anni sono state complessivamente 314 le adozioni, che hanno coinvolto 9.750 ragazzi, 4 case di reclusione, un ospedale e permesso a 128.000 studenti di entrare gratuitamente al Salone Internazionale del Libro.

Quest’anno Adotta uno scrittore coinvolge 13 istituti secondari di secondo grado, 3 secondarie di primo grado, 3 scuole primarie, 4 strutture di detenzione penale, un centro per l’istruzione per adulti e una struttura ospedaliera. Qui arriveranno 26 autori, protagonisti di un percorso in quattro incontri ciascuno (3 in classe e uno conclusivo in programma lunedì 14 maggio, durante il Salone del Libro) fino alla fine dell’anno scolastico, sviluppando un rapporto continuativo e costruttivo con gli studenti coinvolti.

L’iniziativa, che mette a disposizione anche 10mila biglietti gratuiti che consentiranno ai ragazzi degli Istituti secondari di primo e secondo grado del Piemonte di entrare al Salone del Libro, è resa possibile grazie all’Associazione delle 12 Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, che riunisce le Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Alessandria; Asti; Biella; Bra; Cuneo; Fossano; Saluzzo; Savigliano; Tortona; Vercelli e la Compagnia di San Paolo.

«Adotta uno scrittore – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia – fa crescere nuovi semi di cultura, sapere, dialogo e bellezza non solo nelle scuole, ma anche in alcuni luoghi-simbolo di fragilità e marginalità, come le carceri e gli ospedali, perché il valore e il piacere della lettura possano coinvolgere anche chi è in difficoltà. L’Associazione delle 12 Fondazioni di origine bancaria del Piemonte è da sempre al fianco di questo progetto, oggi più che mai utile, vivo e capace di sperimentare con successo, anche a livello nazionale, nuove formule per promuovere il confronto costruttivo delle idee».

Link: www.fondazionibancariepiemonte.it