Arte e cultura sono risorse fondamentali per la riqualificazione degli spazi urbani e, al tempo stesso, strumenti di crescita civile ed economica di un territorio e della sua comunità, perché valorizzano il contesto di riferimento e coinvolgono in modo attivo i soggetti che vi appartengono. In questo quadro risultano di considerevole importanza le operazioni di riqualificazione di ex aree industriali o di edifici obsoleti. Interi spazi e strutture dismesse rappresentano per la città l’occasione per riappropriarsi della propria storia e per valorizzare il proprio patrimonio: luoghi “salvati” che diventano sedi di musei, centri d’arte e cultura e spazi messi a disposizione della comunità. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, particolarmente attenta e attiva su questo fronte, il 26 e il 27 febbraio prossimi al Teatro Collegio San Carlo, in collaborazione con il Comune di Modena e l’Università, organizza il convegno internazionale dal titolo “Rigenerazione urbana. Modelli europei e italiani a confronto”. Durante la due giorni, esperti italiani e stranieri si confronteranno sulle pratiche attuali e sulle sfide future della rigenerazione urbana. La prima giornata sarà dedicata alle esperienze in corso nelle città europee, con esempi quali il recupero di edifici storici come l’Hospital de la Santa Creu di Barcellona o di fabbriche dismesse come la Tabakfabrik di Linz. Nella seconda giornata si parlerà invece delle esperienze condotte in alcune città italiane, tra cui Pisa, Torino, Ferrara e Milano. Uno specifico spazio sarà dedicato al progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena, che prevede la trasformazione del complesso settecentesco in un Polo Culturale comprendente la Biblioteca Universitaria Estense e la Biblioteca Poletti; il Centro per la fotografia e l’immagine contemporanea; il Centro linguistico dell’Università; un auditorium da 170 posti; ristoranti e spazi commerciali. Al convegno interverranno tra gli altri: Roberta Comunian, lecturer in Cultural e Creative Industries del King’s College di Londra; Bastian Lange del Georg Simmel Centre for Metropolitan Research di Berlino; Robert Bauer dell’Università di Linz; Emanuela Agnoli, consigliere dello Spazio Grisù di Ferrara; Alessandro Rubini dell’Area Arte e Cultura della Fondazione Cariplo; Monica Calcagno del Laboratorio Management Arti Cultura dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.