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Travalica l’emergenza il progetto delle Fondazioni contro la malnutrizione in Haiti

A tre anni dal terribile terremoto che il 12 gennaio 2010 ha colpito la popolazione di Haiti causando 230mila vittime, 300mila feriti e 1 milione di persone senza casa, si può affermare che, nonostante le numerose e gravissime difficoltà tuttora presenti in quel paese, il progetto “Crescere insieme, nutrirsi bene”, realizzato dalle Fondazioni di origine bancaria, con il patrocinio dell’Acri, in partnership con Fondazione AVSI, Fondazione Francesca Rava – NPH Italia e Oxfam Italia, sta dando risultati concreti, per i quali si prospetta una buona sostenibilità nel tempo, soprattutto grazie al coinvolgimento attivo della popolazione locale e delle istituzioni. L’iniziativa, che ha toccato complessivamente 60mila cittadini haitiani, si è articolata in una serie di attività finalizzate a contrastare la malnutrizione in Haiti, le sue cause e gli effetti, secondo un approccio integrale plurisettoriale, capace di valorizzare le competenze presenti sul territorio. In modo particolare si è intervenuti nell’identificazione e cura dei bambini malnutriti attraverso centri nutrizionali e sanitari, nell’educazione alimentare con un piano di ampia portata, nella fornitura di alimenti nelle scuole, nel rafforzamento della produzione e trasformazione agricola. Si sono così prodotti benefici sia sul fronte della cura dei bambini malnutriti sia su quello della prevenzione. «Le Fondazioni di origine bancaria hanno, infatti, voluto impegnarsi in un progetto di solidarietà verso la popolazione haitiana che fosse in grado di travalicare l’emergenza», ha detto Gabriello Mancini, presidente della Commissione Acri per l’Attività delle Fondazioni nei Paesi in via di sviluppo nel cui ambito è nato “Crescere insieme, nutrirsi bene”, per il quale le Fondazioni hanno erogato circa 800mila euro. La malnutrizione è un fenomeno complesso, riconducibile a un insieme di problemi relativi alla mancanza di accesso al cibo, all’inadeguata produzione agricola e all’assenza di trasformazione, nonché a servizi nutrizionali e di salute inadeguati. A partire dalle expertise specifiche di Fondazione AVSI, Fondazione Francesca Rava NPH Italia e Oxfam Italia, il progetto promosso dall’Acri ha consentito di attivare sia nell’area della capitale Port-au-Prince sia nella zona rurale di Les Cayes, nel Département du Sud, svariati interventi su tutti questi fronti. Sono stati rafforzati, con costruzioni o ristrutturazioni, equipaggiamenti e formazione, 12 centri nutrizionali e sanitari al fine di offrire un monitoraggio dello stato nutrizionale principalmente dei bambini da 0 a 5 anni e delle donne in gravidanza, riconoscere gli stati iniziali di malnutrizione, attivare interventi terapeutici ed educativi. Sono state formate 150 persone tra personale medico e paramedico, sottoposti a screening 15mila individui tra bambini e donne, attivati percorsi per favorire l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi, il corretto svezzamento dei bambini e il consumo di prodotti locali ad elevato contenuto nutrizionale come la Moringa Oleifera. Tutte queste attività sono state inoltre realizzate in stretto coordinamento con il Ministero della Salute haitiano, che ha così avuto modo di acquisire le necessarie capacità tecniche per assumere la gestione dei centri. Per favorire la sicurezza alimentare della popolazione rurale, come quella della zona di Les Cayes, è stato, poi, fondamentale il miglioramento della filiera agricola: produzione, conservazione, trasformazione e commercializzazione. Sono stati così costruiti un magazzino di circa 400 metri cubi, dotato di un impianto per la trasformazione della frutta e del caffè, e 14 vivai per la produzione e distribuzione di piantine ad uso alimentare (frutta) e per la riforestazione (sono state già prodotte e distribuite più di 30mila piantine), nonché creati 18 centri per la trasformazione umida del caffè. Con risultati che hanno consentito di migliorare e diversificare la produzione agricola e la relativa commercializzazione. Per consentire la necessaria appropriazione da parte della popolazione di queste innovazioni e la loro adeguata gestione, sono stati formati 300 produttori e leader delle cooperative, sia su aspetti tecnico-agricoli e commerciali, sia organizzativi e gestionali. Le attività sono state tutte realizzate in strettissimo coordinamento con la Rete Recocas, il consorzio che riunisce le 12 cooperative agricole della zona di Les Cayes. Ciò ha permesso di realizzare le attività secondo le priorità dei soci delle cooperative e di garantire che, alla chiusura del progetto, Recocas e le cooperative siano in grado di gestire autonomamente le attrezzature e le strutture create. Sono stati formati sul “ciclo del pane” e del corretto uso delle risorse alimentari disponibili 1 formatore e 7 insegnanti, che a loro volta stanno trasferendo il loro knowhow ad altri educatori; sono stati tenuti corsi a 7mila bambini delle Scuole di strada e dell’orfanotrofio NPH di Kenscoff con visite educative alla panetteria di Francisville città dei mestieri, che è il centro produttivo e di formazione professionale per giovani della Fondazione Francesca Rava. Presso la Casa orfanotrofio di Kenscoff sono stati creati orti per produrre autonomamente verdure quali lenticchie, porri, patate, cavoli, carote, spinaci, riuscendo a integrare in maniera adeguata, e con dei risparmi, la dieta dei 600 bambini accolti nell’orfanotrofio e di quelli presenti nella comunità circostante che ne frequentano la mensa e la scuola. In Francisville è stato anche allestito un laboratorio di burro d’arachidi, realizzando, con colture autoctone, un prodotto da distribuire ai bambini delle scuole di strada altamente nutritivo e gradito al gusto locale. Non è poi da dimenticare che presso le Scuole NPH i bambini hanno la possibilità di stare in un luogo protetto dai rischi della vita di strada e che lì, oltre alle cure mediche, ricevono istruzione e un pasto caldo, molto spesso l’unico della giornata. Nella loro dieta alimentare sono stati inseriti pane, burro d’arachidi e pasta prodotti a Francisville dagli stessi bambini nell’ambito dei corsi di educazione alimentare e dei laboratori. In particolare sono stati distribuiti 600mila panini per il consumo a scuola, mentre migliaia di barattoli di burro d’arachidi e 300mila kg di pasta sono stati consegnati ai bambini per essere portati a casa ai fratellini e a un gruppo di donne di Citée Soleil affinchè sviluppino attività commerciali a sostegno delle loro famiglie, beneficiando complessivamente 50mila persone.

da “Fondazioni” gennaio-febbraio 2013