Milano saluta la sua nuova Fondazione di Comunità, nata per costruire una rete sempre più vicina al territorio con un nuovo modo di affrontare le esigenze del welfare.
Le Fondazioni di Comunità nascono su iniziativa di cittadini, istituzioni, operatori economici, sociali e civili rappresentativi del territorio che si mobilitano per raccogliere consenso e legittimarne la formazione. Un percorso partecipato che ha portato alla definizione del logo della Fondazione, in cui la grande “C” di comunità, rimanda alla vocazione di accoglienza che da sempre connota Milano.
Il primo obiettivo è costituire entro l’anno un patrimonio di comunità di 1 milione di euro, per arrivare a 5 milioni entro il 2024. Al raggiungimento di questo obiettivo di raccolta, Fondazione Cariplo raddoppierà la cifra, mettendo a disposizione della Fondazione di Comunità Milano 10 milioni di euro.
Gli strumenti di raccolta sono i Fondi Solidali, con i quali i donatori potranno scegliere le modalità e i progetti cui destinare la loro generosità, assistiti in tutte le fasi dalla Fondazione di Comunità.
Fondazione di Comunità Milano si rivolge agli oltre 2 milioni di cittadini di Milano e di 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della città metropolitana.
«Con la nascita della Fondazione della Comunità di Milano si completa un progetto avviato venti anni fa – ha detto Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – una scommessa partita dai territori periferici della nostra regione e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, dove abbiamo fatto nascere le fondazioni di comunità che oggi rappresentano una rete fondamentale per la filantropia a livello locale. Una scommessa vinta, adattando un modello americano alle peculiarità del nostro territorio e delle nostre comunità. Modernità e tradizione si sono unite e oggi siamo qui a comporre l’ultimo tassello con la nascita della Fondazione di Comunità, che diventa un catalizzatore ed un moltiplicatore di risorse, grazie al supporto di Fondazione Cariplo, a beneficio della città di Milano e del territorio di riferimento. Come è accaduto in passato chiediamo alla comunità locale, alle istituzioni, ai privati cittadini, alle aziende di entrare a far parte di questo progetto per contribuire allo sviluppo delle attività, per dare risposte ai bisogni delle persone che vivono questa città non solo perché la abitano, ma anche perché la frequentano per studio, lavoro e, perché no, per turismo. Sono felice ed orgoglioso di aver visto realizzarsi anche questo sogno, prima della chiusura del mio mandato, a maggio di quest’anno».
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