Partiamo dal termine “care” in inglese. Uno dei suoi significati in italiano è “cura“. Nel mondo anglosassone, però, la stessa parola si usa anche per dire “m’interessa”, “mi curo di un problema o di una persona, perché ci tengo”. Si tratta di elementi che vanno a comporre l’ampio significato di “cura”, che non è soltanto riferita al percorso terapeutico risolutivo di una malattia, ma è anche accudimento, prevenzione, costante attenzione e assistenza. Cosa significa “prendersi cura” oggi in Italia? Chi è responsabile della cura: lo Stato, le famiglie? La pratica della cura può diventare una pratica collettiva? Qual è il ruolo del Terzo settore e che spazio rimane per le imprese profit? Con queste domande a fare da guida, abbiamo esplorato il tema attraverso le cinque lenti della rivista Fondazioni: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere, Raccontare.
La rivista si apre con l’editoriale del direttore di Acri, Giorgio Righetti, che apre una riflessione partendo dal I care di Don Milani.
Per Conoscere partiamo con un’intervista a Franca Maino, direttrice scientifica di Percorsi di Secondo Welfare, che presenta le criticità a cui è sottoposto il sistema del welfare e delle azioni innovative messe in campo dalle aziende e dal non profit. La testimonianza è a firma di Giovanni Fosti, associate professor alla Bocconi, che focalizza l’attenzione sulla centralità della famiglia nel sistema di cura.
Passando alla sezione Fare, abbiamo intervistato Roberto Speziale, presidente di Anffas e coordinatore della Consulta Welfare del Forum Terzo Settore, che si sofferma sull’analisi della difficoltà tutta italiana di accesso alle cure e sottolinea il ruolo del non profit in questo campo. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, nella sua testimonianza, descrive uno scenario in cui aumentano i bisogni, invecchia la popolazione, cresce la povertà e diventa necessario sperimentare e diffondere nuovi modelli che puntino su forme di partenariato pubblico- privato e sulla sussidiarietà.
La sezione Immaginare si apre con l’intervista a Barbara Leda Kenny, senior gender expert della Fondazione Brodolini che analizza il ruolo delle donne nel lavoro di cura in Italia. La testimonianza è a cura di Enrico Bellazzecca e di Valentina Tosi del Politecnico di Milano si sofferma sull’importanza della valutazione d’impatto nel campo della terapia psicologica.
La sezione Vedere, attraverso le immagini, presenta alcune esperienze, promosse dalle Fondazioni per raccontare i progetti incentrati sulla cura. Infine, per Raccontare, sezione dedicata a un progetto realizzato dalle Fondazioni sul tema del numero, siamo andati a Roma a visitare il Villaggio dell’Alzheimer di Fondazione Roma.
Buona lettura!