Testimonianza di Patrizio Bianchi, già Ministro dell’Istruzione
per Fondazioni ottobre 2021
La scuola non è semplicemente una delle istituzioni più importanti del nostro Stato. È anche e soprattutto una comunità di vita. Forma cittadine e cittadini consapevoli, educa alla partecipazione attiva e al dovere alla solidarietà, previsto dalla nostra Costituzione. Contribuisce al pieno sviluppo di ogni giovane, lo rende parte di una collettività sulla quale incidere con protagonismo e senso civico. Il ruolo del sistema di istruzione e formazione è quindi determinante per la crescita di una società. Tanto più in tempi come questi, contrassegnati da una pandemia che sta imponendo un ripensamento dei nostri stili di vita. Ci troviamo a dover ricostruire il nostro Paese messo duramente alla prova dall’emergenza sanitaria, non possiamo che farlo mettendo al centro la scuola e le nuove generazioni. Questo è l’obiettivo degli investimenti notevoli previsti dal Pnrr per la scuola.
Questo è un compito che non riguarda soltanto il milione e mezzo di persone che lavorano nei nostri istituti, né solo i dieci milioni di studenti. È una sfida per l’intera comunità educante, ovvero per tutti coloro che hanno a cuore il futuro. Vogliamo una scuola nuova, aperta, inclusiva, in costante rapporto con il territorio. Ed è per questo che quest’anno, per la prima volta, abbiamo previsto un bando da 5 milioni di euro per rafforzare la collaborazione con il Terzo Settore e, attraverso di questa, potenziare gli apprendimenti delle studentesse e degli studenti. Stipuliamo sempre più “patti educativi di comunità”, con le istituzioni locali, con l’associazionismo, con fondazioni. Facciamo rete. La scuola è il battito della comunità, ha bisogno delle competenze e del contributo di ognuno di noi.
Dalla rivista Fondazioni settembre-ottobre 2021