Nel Chiostro M9 della Fondazione di Venezia, è stato inaugurato “inCHIOSTRO di relazioni”, un nuovo progetto promosso dalla Fondazione e dall’associazione AEres – Venezia per l’AltraEconomia e da HiVe-M9, che porterà– ogni sabato mattina dalle 8.30 alle 13.30 – un mercato biologico equo-solidale e di prossimità, con l’obiettivo di promuovere le economie solidali , il consumo critico e le relazioni sociali dei cittadini.
“inCHIOSTRO di relazioni” promuoverà inoltre azioni di inclusione coinvolgendo ragazzi con disabilità e giovani provenienti da contesti di fragilità sociale attraverso laboratori creativi condotti dalle realtà associate ad AEres. Per l’inaugurazione, infatti, il Chiostro ha ospitato stand dedicati alla moda etica e al riciclo sartoriale, gazebi dove scarti di concerie e ceramisti tornano a nuova vita, un’officina creativa per la produzione di candele e sali e un laboratorio per la costruzione di maschere artistiche in cartapesta della commedia dell’arte. L’iniziativa si realizza nell’ambito del progetto Impronta di comunità e Atelier di prossimità, che vede il coinvolgimento delle persone fragili nell’artigianato, con la collaborazione di designer, artigiani, maestri d’arte e artisti di Venezia e provincia.
La finalita? di “inCHIOSTRO di relazione” è, quindi, promuovere la relazione e la cura del vicinato, la riduzione della marginalita?, il recupero dell’identità di zona, la partecipazione dei cittadini e la valorizzazione della multifunzionalita? dei luoghi, per creare le precondizioni di nuove comunità?.
«Questa iniziativa è frutto di un’alleanza virtuosa fra istituzioni e soggetti impegnati nella costruzione di una nuova partecipazione civica alla quale tutti possiamo contribuire. Ciò che concretamente prenderà vita da oggi nel Chiostro M9 sarà, infatti, un vero e proprio laboratorio di relazioni in cui ricostruire il senso di comunità e il piacere della condivisione, partecipando attivamente a una proposta che unisce i temi della sostenibilità a tutti i livelli, dell’inclusione, della creatività in una moderna rilettura delle attività di vicinato», ha affermato Michele Bugliesi, presidente Fondazione di Venezia.
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