In questa tappa di “Dialoghi sull’uguaglianza”, i protagonisti del dibattitto sono Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino e Florinda Saieva, fondatrice del Farm Cultural Park, che si sono confrontati sul tema dell’accesso all’arte e alla bellezza, moderati da Giorgio Righetti, direttore generale di Acri.
Il dialogo fa parte del percorso di riflessione partecipato verso il XXV Congresso Nazionale di Acri, che avrà come nucleo tematico l’uguaglianza, il contrasto alle disuguaglianze e le pratiche per costruire una società più giusta.
«Possiamo abbattere le disuguaglianze rendendo i luoghi della cultura accessibili a tutti, senza però diminuire la qualità della ricerca, ma cercando nuove modalità di comunicazione» ha esordito Christian Greco.
Anche Florinda Saieva riconosce l’importante ruolo della cultura e dei musei nel ricucire le fratture del tessuto sociale. «L’errore è stato però quello di confondere la banalità con la semplicità: non dobbiamo rendere banali i contenuti artistici e culturali ma parlare un linguaggio che possa essere comprensibile a tutti».
Per facilitare l’accesso a quella che Christian Greco non chiama “bellezza” ma “cultura materiale” (gli artefatti che ci sono rimasti dalla storia), il museo Egizio di Torino, di cui è Direttore, con diverse iniziative ha coinvolto attivamente la comunità dei cittadini, soprattutto i più fragili, come i bambini presso il reparto di oncologia pediatrica o i detenuti. «Il museo, custodisce per la collettività i frammenti di memoria del passato, deve quindi coinvolgere la cittadinanza in un esercizio attivo, così da diventare luogo di creazione collettiva».
Sul tema del coinvolgimento ha molto lavorato anche il Farm Cultural Park, di cui Florinda Saieva è la fondatrice: «Il Farm è un luogo di cultura dove la cultura è il fine ma è anche il mezzo per connettere persone, generazioni e prendersi cura della comunità. Vogliamo fare in modo che l’arte arrivi ed esca fuori dai luoghi convenzionalmente adibiti ad essa e arrivi a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, non vi avrebbero mai fatto accesso».
Spunti che contribuiscono a esplorare un tema estremamente attuale, soprattutto in questa fase emergenza sanitaria, durante la quale è fondamentale mettere in campo uno sforzo corale di ripensamento collettivo, per immaginare uno sviluppo sostenibile e inclusivo, che coinvolga i diversi campi dal welfare all’innovazione, dalla cultura alla rigenerazione urbana.