Skip to main content

Prendiamo parola contro la violenza sulle donne

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, propone una serie di incontri in digitale con due classi dell’Istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna e una classe del polo liceale Rambaldi- Valeriani-Alessandro di Imola.

L’iniziativa si inserisce nel progetto NoiNo.org della Fondazione del Monte – coordinato dall’associazione Il progetto Alice e gestito da Rete Attraverso lo Specchio – che ha l’obiettivo di contrastare la violenza di genere cercando di cambiare i modelli maschili e sensibilizzando i più giovani attraverso percorsi educativi rivolti alle scuole superiori, corsi di formazione per insegnanti ed eventi pubblici aperti a tutti.

Quest’anno NoiNo.org, con lo slogan Prendiamo parola contro la violenza sulle donne, si impegna contro il cyberbullismo e la violenza maschile che passa dai social media e dalla rete, una violenza che purtroppo con l’emergenza sanitaria si è fatta ancora più forte e capillare.

Tra i 18 e i 29 anni, un ragazzo su quattro pensa che la violenza sulle donne sia dovuta a un raptus momentaneo, giustificato dal troppo amore, e che vada risolta dentro le mura di casa. Una percentuale preoccupante di teenager di entrambi i sessi tollera che in una relazione ci siano comportamenti violenti e possessivi. I maschi, in particolare, condividono una visione fortemente sessista e stereotipata delle differenze di genere. Infine, per il 21% delle ragazze e dei ragazzi, il cyberstalking rientra nella normalità.

Quest’anno, per coinvolgere e sensibilizzare gli studenti su questi temi, anche in piena pandemia, NoiNo.org e la compagnia PartecipArte hanno deciso di trasferire online le attività che normalmente svolgono in laboratorio e a teatro.

«La nostra attenzione va a tutti i progetti che mirano a difendere la dignità della persona, una dignità svilita dagli atti di bullismo e cyberbullismo e a maggior ragione annientata da violenze domestiche che spesso portano addirittura alla morte. Purtroppo, nei contesti in cui il valore della vita è ridotto a zero, le donne e i bambini sono spesso le vittime più deboli» afferma Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte. 

Informazioni su: www.noino.org