Un luogo dei giovani e per i giovani, dove alimentare le passioni, condividere e sperimentare le proprie competenze e scoprire nuove strade di vita, coinvolgendo la comunità. È un sogno? No, è “Yepp”, un metodo, promosso e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che, dal 2013, permette ai giovani di esercitare la propria cittadinanza attiva rendendoli ideatori e promotori di iniziative che rispondono ai loro bisogni e, quindi, a quelli del territorio in cui vivono.
Molti sono gli spazi che il metodo Yepp ha riacceso e messo nelle mani delle energie giovanili. Tra questi, a Torino, nel quartiere Falchera, “Falklab” e il “Centro di protagonismo giovanile El Barrio” si animano con numerose attività: dai centri estivi ai laboratori di fotografia, di teatro e di danza, fino all’organizzazione di festival musicali ed eventi culturali. Come il “Torino Basker Festival”, che è riuscito a portare nei parchi e nelle piazze di questa periferia musica, cultura e artisti di strada, riuscendo a coinvolgere tutto il quartiere e attirando pubblico anche dal resto della città.
La parola chiave, ci dice la giovanissima Aurora Rotondo, che fa parte della rete Yepp di Falchera, è «sperimentare, e poter scoprire le proprie competenze insieme agli altri perché – continua – essere così giovani e avere l’opportunità di progettare per altri giovani, realizzare le attività, organizzare gli eventi occupandosi di tutto, dalla parte di progettazione a quella organizzativa, inevitabilmente significa sperimentarsi e costruire competenze».
Un’opportunità che, agli occhi della giovane, appare più come un privilegio al mondo d’oggi, dove spesso i giovani sembrano sconfortati di fronte a un futuro così incerto, a un’autonomia che appare sempre troppo lontana e alla paura di non poter vivere delle proprie passioni e dei propri talenti: «non tutti hanno la possibilità di sperimentarsi all’interno di un progetto come Yepp che, non solo ci ha accompagnato, formato e guidato ma ci fornisce anche un ambiente sano, protetto e un sostegno economico per realizzare davvero le nostre idee».
Per questo, confida Aurora, i giovani adulti come lei, ora coordinatori e promotori delle attività, vogliono a loro volta essere fonte di opportunità per i ragazzi più giovani: «cerchiamo di diversificare il più possibile le attività che promuoviamo affinché i ragazzi si rendano conto che non c’è solo il calcio o la pallavolo, c’è anche la fotografia, le percussioni, il teatro, la pallacanestro, la cucina e tanto altro. Il mondo è pieno di possibilità e quello che a noi importa è che loro le vedano e le tocchino con mano. Poi decideranno e sceglieranno la loro strada ma, intanto, hanno la possibilità di provare, di sperimentare».
Un circolo virtuoso giovanile, insomma, che non deve essere inteso come un’“adultizzazione” di questi ragazzi ma come la possibilità di far vivere nella pienezza il loro potenziale «dandogli voce e cedendo potere», afferma Marzia Sica, responsabile dell’Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo, in occasione dei 15 anni di Yepp, «per stimolarli e accompagnarli nel ruolo attivo che devono e possono avere all’interno della loro comunità».
Un polo giovanile prezioso nella periferia di una città non sempre facile da vivere, dove però i ragazzi YEPP Falchera hanno deciso di restare e, come afferma in una recente intervista Emanuele Festa, altro giovane attivo ne “El Barrio”, hanno dato vita a una comunità «dove cerchiamo di essere molto uniti perché, nonostante la nomea e le etichette date al nostro quartiere, a Falchera, noi giovani, abbiamo voglia di vivere, di fare e di reagire».
Per maggiori informazioni visita la pagina di Yepp Italia