“Non fermateci! C’è un’Italia che non può fare a meno di noi, che ci occupiamo di bambini, anziani, soggetti fragili e vulnerabili, ma anche di luoghi per la cura, il gioco e la socialità”. Su questo si concentra la campagna lanciata oggi dal Forum del Terzo Settore, per ricordare quanto siano importanti le attività e il lavoro costante e silenzioso svolto dalle organizzazioni del Terzo settore, dai volontari e dagli operatori, che ogni giorno con il loro impegno portano aiuto e sostegno, intensificando le relazioni sociali e rafforzando la fiducia tra i cittadini e la coesione sociale delle comunità.
“Non possiamo interrompere la nostra attività che oggi sostiene migliaia di persone fragili che devono poter continuare a contare su di noi. Un numero destinato a crescere irrimediabilmente dopo la fine di questa emergenza, quando saremo costretti a confrontarci con ancora più povertà e diseguaglianze. Per questo chiediamo alle Istituzioni di non fermarci, ma anzi di aiutarci a continuare il nostro lavoro che rischia altrimenti di cessare” ha detto la portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore Claudia Fiaschi.
Migliaia di spazi ricreativi, associazioni e realtà che si occupano dei più piccoli, infatti, chiuderanno per sempre se non avranno adeguato sostegno, rendendo più debole la nostra società e colpendo soprattutto le persone fragili. Terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo proteggere chi si è sempre occupato di proteggere le persone.
“Il Terzo settore – spiega Fiaschi – è un comparto della società e dell’economia del quale il nostro Paese non può fare a meno, e che, anche in questo momento difficile, sta dimostrando tutto il suo valore. Gli effetti di questa crisi potranno rendere ancora più debole la nostra società e verranno colpite soprattutto le persone in difficoltà materiale e in marginalità sociale. Si allenteranno i legami e le relazioni sociali e migliaia di associazioni, di imprese sociali, di luoghi di benessere, crescita e socialità, saranno costretti a chiudere se non saranno aiutati a ripartire. Terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo sostenere chi si è sempre occupato di proteggere le persone. È poi importante ricordare che il Terzo settore – conclude Fiaschi – è anche un tessuto economico che impegna quasi un milione di lavoratori. Per questo con la nostra campagna #NonFermateci chiediamo a Governo e Parlamento aiuti concreti, ora e per la ricostruzione. Perché c’è un’Italia che non può aspettare”.
La campagna è sostenuta da 87 associazioni in rappresentanza di oltre 350.000 organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali, per complessivi 5 milioni e mezzo di volontari e 850.000 lavoratori.
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