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Lascito milionario tramite Compagnia

24 milioni di euro non sono pochi. Una vera fortuna per il destinatario di una donazione. Una fortuna che bisogna saper gestire. Così Alfredo Cornaglia, che allora era primario di Radiologia al San Lazzaro di Torino, prima di lasciare questa vita, nel 2016 decise di far passare attraverso le competenze della Compagnia di San Paolo la gestione della sua donazione postuma a supporto della Fondazione F.A.R.O., dedicata alla cura dei malati terminali di cui era egli stesso un membro attivo. D’altronde è proprio grazie alla gestione efficace ed efficiente delle grandi donazioni di privati ricevute tra il Seicento e il Settecento che si è costituita una parte consistente del patrimonio della Compagnia di San Paolo! Alfredo Cornaglia nel suo testamento dispose, dunque, un legato di oltre ventiquattro milioni di euro a favore della Compagnia di San Paolo, dove è stato costituito il Fondo Opera Alfredo Cornaglia, con il vincolo di finanziare la Fondazione F.A.R.O. Non volendo donare direttamente un ingente patrimonio, ma piuttosto i suoi frutti, il medico aveva preso contatto con la Compagnia, chiedendole di porsi come intermediario filantropico e di gestire il patrimonio donato con gli strumenti idonei ad amministrarlo saggiamente e facendo tesoro, nelle erogazioni, della sua esperienza nel sostegno a progetti di interesse sociale. Per volontà dello stesso Cornaglia il Fondo viene destinato all’ampliamento dell’attività assistenziale della Faro, l’apertura di una nuova struttura hospice e l’ampliamento degli hospice già esistenti all’Ospedale San Vito di Torino per malati terminali e pazienti affetti da patologie evolutive ingravescenti.

“Fondazioni” novembre-dicembre 2018