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A Parma quattro azioni anti-crisi

Un Paese in difficoltà, sul quale l’ombra della crisi si allarga sempre più: è questa la recente fotografia che l’Istat ha dato dell’Italia, con fasce sempre più ampie della popolazione alla deriva verso preoccupanti condizioni economico- sociali. Anche Parma e la sua provincia vivono le medesime difficoltà: dati certi parlano di oltre 2.500 famiglie (8.500 persone) fino a ieri abituate a una vita dignitosa che oggi, a seguito delle pesanti ripercussioni della crisi, sono precipitate in condizioni di grave difficoltà economica, precarietà e disagio. Una situazione straordinaria che impone a istituzioni, enti e terzo settore di ottimizzare le risorse e adottare strategie comuni: per questo la Fon – dazione Cariparma ha posto le basi per la firma di un accordo d’intesa volto a una progettualità condivisa e partecipata in tema di sviluppo della comunità, di contrasto alla povertà e di politiche in favore dell’inclusione sociale. Firmatari dell’accordo sono: Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Caritas “S. Ilario”, Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale, Forum Provinciale del Terzo Settore di Parma e Fondazione Cariparma. L’intesa di articola in quattro macroazioni. Innanzitutto predisporre e realizzare un database comune per sostenere la costruzione e il rafforzamento della rete di comunità. Il database consentirà la condivisione dei dati anagrafici, delle informazioni relative alle situazioni famigliari, dei bisogni di sussistenza in emergenza, degli interventi già attivati (il tutto nel rispetto delle norme sulla privacy e delle esigenze dei soggetti coinvolti). In secondo luogo creare una piattaforma alimentare che raccolga e redistribuisca prodotti sul territorio, attraverso un soggetto locale qualificato; non un’alternativa a quelle realtà che già oggi svolgono il ruolo di intermediari tra produttori, grande distribuzione e organizzazioni benefiche, bensì un unico soggetto garante e gestore di un dialogo con le aziende, per realizzare uno sforzo straordinario e auspicabilmente temporaneo. Alla piattaforma hanno dato adesione e sostegno: Unione Parmense Industriali, Ascom, Confesercenti, Apla, Gruppo Imprese Artigiane, Coldiretti, Confco operative, Lega coop. La terza macroazione vede l’impegno dei firmatari dell’accordo a lavorare in sinergia per mettere in campo azioni che creino nuove opportunità occupazionali per coloro che attualmente sono in carico ai servizi sociali o assistiti da enti non profit: insomma, il lavoro al centro, non solo come diritto ma come opportunità per ricollocarsi in modo attivo nella società, ritrovando la propria autonomia. L’ultima macroazione è quella di sviluppare percorsi che favoriscano l’inclusione sociale e il consolidamento delle reti d’aiuto. La scommessa è generare benessere, attraverso progetti che si autoalimentino, fondati sulle relazioni, cosicché la comunità cittadina sappia intercettare e accogliere i bisogni di chi è più in difficoltà. Partecipazione, sviluppo comunitario, coesione sono alcune parole chiave di questo lavoro sociale.

da “Fondazioni” luglio-agosto 2013