Da alcuni anni nel nostro Paese sono drasticamente in crescita i reati a sfondo sessuale, a tal punto che si può parlare di una vera e propria emergenza da combattere anche con interventi educativi e terapeutici idonei a prevenire la recidiva. In Italia i detenuti allocati in sezioni riservate sono 2.500. Per contribuire a contrastare questo fenomeno Fondazione Caritro e Fondazione Trentina Volontariato Sociale hanno sostenuto l’attivazione di “Sex Offender Treatment”, un laboratorio psicoterapeutico per le persone che si sono macchiate di un reato sessuale e che sono detenute nei reparti protetti della casa circondariale di Trento. Il progetto, nato da un’esplicita esigenza espressa dalla Direzione del penitenziario, prevede un percorso di formazione dei volontari e uno psicoterapeutico per i detenuti. Il percorso, svolto in gruppo e individualmente, con la conduzione di uno psicoterapeuta esperto, mira a innescare un processo di riconoscimento del proprio comportamento illegale e del suo disvalore sociale. La formazione dei volontari sarà inoltre rivolta a creare una rete relazionale per i detenuti, sulla quale, una volta scontata la pena, potranno contare per ricevere supporto nella fase di rientro nella società. Tutto questo ridurrà i rischi di recidiva. I promotori del progetto prevedono che i volontari possano svolgere compiti di supporto durante la detenzione, ma anche e soprattutto una volta avvenuta la scarcerazione.