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Volontari per un giorno

“Si-amo Volontariato” è un’iniziativa realizzata da Fondazione Cariparma che ha trovato il suo coronamento il 27 giugno, in occasione della Giornata di San Giovanni per il Volontariato, tradizionale appuntamento organizzato dalla Fondazione, in collaborazione con il Csv di Parma, per valorizzare l’attività delle associazioni del territorio. Ha riunito venticinque parmensi illustri, provenienti dal mondo istituzionale, imprenditoriale e dell’informazione, che nell’arco del mese precedente erano stati coinvolti per una giornata di lavoro insieme ad altrettante realtà di volontariato. Hanno svestito i panni di onorevole, prefetto, vescovo o direttore, per essere semplicemente Andrea, Giuseppe, Patrizia… Volontari fra altri volontari, operai di quel bene comune per il quale lavorano le tantissime associazioni di volontariato attive a Parma e nei suoi dintorni. Accompagnati da rappresentanti della Fondazione, dal presidente agli impiegati, i volontari “straordinari” hanno imbottigliato birra con i ragazzi disabili, rastrellato i sentieri di un’oasi naturale, sono saliti su un’ambulanza per accompagnare i malati alle terapie o hanno atteso i ragazzi disabili all’uscita del centro estivo, per riportarli a casa. C’è chi ha giocato a carte con i bimbi in ospedale o a palla nelle case di accoglienza e chi ha imboccato gli anziani a cena. Questo e tanto altro, ma sempre con lo stesso entusiasmo.

«Abbiamo coinvolto le principali autorità o personalità cittadine – ha raccontato Paolo Andrei, presidente di Fondazione Cariparma – con l’auspicio che questo essere volontari per un giorno, sia il primo passo per essere volontari sempre, per testimoniare la gratitudine verso coloro che quotidianamente lo fanno ma, al tempo stesso, per conoscere meglio queste realtà. Spero che questa gratitudine porti a esperienze che continuino nel tempo da parte di tutti, incentivando sempre di più quella gratuità e quella solidarietà che sono lo stimolo migliore perché una comunità sia forte, coesa e guardi agli ultimi con grande attenzione e grande amore».

È proprio questo amore che si è respirato in ognuna delle venticinque organizzazioni coinvolte, dove ogni incontro è stato ricco di emozioni e di gioia, tanto che al termine uno dei testimonial coinvolti ha confidato: «Sapevo che il volontariato era qualcosa di importante, però vederlo, toccarlo con mano, essere su un pulmino per qualche ora, mi ha profondamente colpito, soprattutto per la dedizione che i volontari danno a chi ne ha bisogno».

 

 

“Fondazioni” settembre-ottobre 2017