In occasione del suo venticinquesimo compleanno, la Fondazione Crc rafforza il suo impegno nel settore dell’arte sul territorio della provincia di Cuneo, organizzando una serie di eventi artistico-culturali che rendano fruibile al pubblico la grande arte italiana e internazionale, moderna e contemporanea. Il primo evento in calendario è la mostra sulla Pop Art italiana organizzata in collaborazione con la Gam (Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino) nello spazio espositivo del Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, restaurato nel 2011 e restituito alla città proprio grazie a un importante contributo della stessa Fondazione Crc. “Io non amo la natura” questo il titolo della mostra, curata dal vicedirettore della Gam Riccardo Passoni, che presenta a Cuneo, fino al 22 ottobre, 50 opere, tra dipinti, sculture e video, di esponenti di primo piano dell’arte italiana degli anni Sessanta, nomi noti anche al grande pubblico.
Patrocinata dal Mibact, la mostra nasce dalla volontà di riflettere sulla vicenda storica della Pop Art in Italia, alla luce della recente rinnovata attenzione da parte della critica. Gli aspetti principali su cui i critici si sono soffermati nel rileggere il fenomeno includono, da una parte, lo studio della cronaca di quegli anni, per individuare corrispondenze dirette con l’arrivo e l’esplosione del fenomeno Pop americano sul suolo italiano e, dall’altra, la messa a fuoco della provenienza culturale e linguistica degli artisti italiani, evidenziandone contiguità e differenze rispetto a quelli internazionali. Con questa esposizione si intende ricostruire l’ampio ventaglio delle proposte italiane maturate nei primi anni Sessanta. In quegli anni numerose furono le corrispondenze tra il progressivo ma rapido affermarsi della Pop Art americana e quanto avvenne nel nostro Paese, in particolare nelle città di Roma e di Torino. Il percorso espositivo illustra, per campionamenti, le differenti declinazioni di stile degli artisti, tra cui Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Fabio Mauri, Mario Ceroli, attivi sulla scena romana, accanto a personaggi come Jannis Kounellis e Pino Pascali. Sul versante torinese, la mostra raccoglie opere di Ugo Nespolo, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi, Antonio Carena. Sullo sfondo, tra le tante altre proposte in mostra – volte anche a presentare importanti esiti collaterali, non dichiaratamente Pop, ma contestualizzabili in quella temperie di sviluppo e ricerca – sono esposti esempi delle ricerche pionieristiche di Mimmo Rotella ed Enrico Baj. L’ingresso alla mostra è gratuito.
Il programma dei festeggiamenti per i 25 anni della Fondazione prosegue: dall’8 ottobre al 3 dicembre ad Alba con l’esposizione “Enzo Cucchi dalle collezioni del Castello di Rivoli”; a fine ottobre, con l’inaugurazione, nei locali della Fondazione, dello Spazio Innov@zione, che offrirà ai visitatori esperienze di interazione e immersività; infine, a novembre, con l’esposizione a Mondovì, al Museo della Ceramica, di un’opera restaurata di un grandissimo impressionista francese.