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Arriva a Perugia la Sibilla del Guercino

Il suo arrivo era atteso dal giorno di apertura della mostra perugina “Da Giotto A Morandi. Tesori D’arte Di Fondazioni E Banche Italiane” (vedi articolo), curata da Vittorio Sgarbi e allestita a Palazzo Baldeschi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dalla Fondazione CariPerugia Arte, ma il capolavoro centese di Guercino ha dovuto essere posticipato di due mesi in quanto l’opera era esposta a Piacenza alla mostra “Guercino tra sacro e profano”, inserita nel ricco programma dedicato all’artista del Seicento. La scorsa settimana, il prestigioso dipinto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento è arrivato a Perugia, dopo che il direttore dei Musei del Comune di Cento Fausto Gozzi, per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, ne ha controllato lo stato di conservazione e le operazioni di imballo per il trasporto.

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento Cristiana Fantozzi ha così commentato l’evento: «Siamo orgogliosi di essere presenti con tre opere a questa importante mostra organizzata dal prof. Vittorio Sgarbi a Perugia, siamo convinti che questi capolavori debbano essere fruibili dal pubblico il più possibile, solo così potranno avere la meritata visibilità e valorizzazione». Vittorio Sgarbi, curatore della mostra, pur sapendo che la Sibilla sarebbe stata disponibile solo dopo due mesi dall’inaugurazione, l’ha fortemente voluta inserire sin dall’inizio nel suo progetto perché l’ha definita «espressione di uno dei momenti più intensi e più vivi del pittore emiliano».

La cassa contenente il dipinto è stata aperta con la supervisione della restauratrice Carla Mancini, che ha condotto le operazioni di rito per il controllo e la valutazione del dipinto, tenendo una lezione “sul campo” davanti ad alcuni studenti del Liceo Artistico Bernardino di Betto, che hanno così potuto assistere a tutte le operazioni, dall’apertura della cassa al controllo minuzioso del dipinto alla successiva redazione del “facility report” – documento che certifica lo stato di salute dell’opera – fino al posizionamento nello spazio espositivo. Gli studenti hanno manifestato grande interesse e curiosità a fronte della rara opportunità che è stata loro offerta.

Oltre a “Sibilla” di Guercino, la Fondazione centese ha prestato per questa mostra altri tre dipinti: due di Giuseppe Artioli (Cento 1739 – ? 1784) “Natura morta con coppa d’estate e pani” e “Natura morta con cipolle, verza e carota” e la grande pala di Ubaldo Gandofi (San Matteo della Decima, Bologna 1728 – Ravenna 1781) “La Madonna con bambino e San Gaetano da Thiene”.

Link: www.fondazionecrcento.it