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Dall’Ente Firenze 40 milioni in 5 anni per la ricerca

Firenze, culla del Rinascimento, non lega più la sua fama alla sola valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico. Basti pensare che negli ultimi 5 anni per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha erogato complessivamente oltre 40 milioni di euro (pari a un quarto dei contributi stanziati complessivamente), sostenendo circa 500 progetti e risultando determinante per la vita di prestigiosi laboratori e centri di ricerca noti in tutto il mondo. L’Ente ha infatti concentrato le proprie erogazioni prevalentemente per favorire l’allestimento di laboratori e centri di ricerca e, successivamente, ha contribuito anche al loro funzionamento, sia consentendo l’acquisto di materiali e macchinari d’avanguardia sia favorendo la permanenza in città di giovani ricercatori, attraverso assegni di ricerca, borse di studio, contratti a progetto. Le erogazioni sono state destinate prevalentemente alla ricerca biomedica svolta presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi e altre strutture scientifiche dell’Ateneo fiorentino e del Cnr. Hanno consentito l’acquisto di apparecchiature e sostenuto progetti di ricerca competitivi a livello internazionale. Molti dei centri finanziati sono così entrati a far par parte di reti di eccellenza a livello europeo e attraggono oggi, a loro volta, ricercatori dall’estero. Le erogazioni dell’Ente Cassa hanno anche consentito la nascita di centri di servizi che, per le tecnologie in dotazione, sono utilizzati dalle aziende del territorio ma anche da importanti marchi nazionali. Tra questi ci sono: il Cism (Centro interdipartimentale di spettrometria di massa), il Ceme (Centro di microscopie elettroniche), il Cesal (Centro per il servizio di stabulazione degli animali da laboratorio), il Crelio (Centro di recupero e liquefazione di elio), il Daveb (Da Vinci European Biobank). Ma il fiore all’occhiello è il Crist – Centro di cristallografia strutturale dell’Università degli Studi di Firenze, che ha la finalità di assicurare il funzionamento e la disponibilità per la ricerca e la didattica di apparecchiature utilizzanti la diffrazione o altre modalità di interazione dei raggi X con la materia. Grazie alla considerevole e aggiornata dotazione strumentale, acquistata quasi integralmente con finanziamenti concessi dal l’Ente Cr Firenze, il Crist può essere annoverato, tra i centri di analoga tipologia, come uno dei più attrezzati in Italia e in Europa. I diffrattometri a cristallo singolo, operando su campioni di dimensione submillimetrica che possiedano un regolare ordinamento strutturale interno, forniscono dati che, attraverso complesse procedure di calcolo, conducono alla conoscenza della struttura molecolare e dell’ordinamento delle varie componenti di un solido. Queste informazioni sono di fondamentale importanza per lo sviluppo di ricerche in numerosi settori della chimica e della scienza dei materiali, per la ricerca farmaceutica e per quella mineralogica, solo per menzionare i principali campi di applicazione. L’informazione strutturale, oltre ad avere valore intrinseco, è di ausilio per la comprensione delle interazioni a livello molecolare, quindi per lo studio dei meccanismi di reazione, della catalisi, del riconoscimento farmaco-recettore.

da “Fondazioni” novembre-dicembre 2012