E’ con Marco Paolini il quinto appuntamento (sabato 10 dicembre, ore 10.30 – Teatro della Pergola – Ingresso libero) dei nove incontri per riflettere su uno dei grandi temi del nostro tempo: il limite. Il ciclo, intitolato “Sulla scia dei giorni. Dialoghi sul limite”, è stato ideato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e da File – Fondazione Italiana di Leniterapia Onlus e prosegue fino a marzo. Il tema Di questo appuntamento è ‘Incertezze digitali’ ed è introdotto dal giornalista Maurizio Naldini. I nove appuntamenti vogliono coinvolgere tutta la cittadinanza per approfondire un tema controverso e sfaccettato, il limite, un confine che l’umanità da sempre cerca di sfidare e oltrepassare, attraverso numerosi punti di vista autorevoli – ognuno per il proprio ambito di competenza – che coinvolgono saperi e scienze anche molto differenti tra loro. La società del nostro tempo ha dimenticato la finitezza umana, l’invecchiare, le perdite, il dolore, quei limiti che la vita impone. Pertanto, una riflessione sul limite si rende necessaria: per riscoprire i valori ancor validi del nostro passato, per vivere un presente in cui anche il limite e l’incertezza, vissuti nel qui e ora, possano essere inclusi ed accettati come parte della vita.
Marco Paolini dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali e in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, ha cominciato a raccontare storie. Nascono così gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri. Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il cinema e il documentario. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (“I-TIGI racconto per Ustica”, “Parlamento chimico”, “Il Sergente”, “Bhopal 2 dicembre ’84”, “U 238”, “Miserabili”) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei “Bestiari”. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi e alla storia (come nel “Milione”). Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui “ITIS Galileo” e “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute”, seguiti da quasi due milioni di telespettatori su La7). Dopo il suo ultimo spettacolo “Ballata di uomini e cani. Dedicata a Jack London”, ad aprile 2016 debutta con i giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in “Amleto a Gerusalemme” con la regia di Gabriele Vacis. Lo stesso anno è stato protagonista del film di Marco Segato La pelle dell’orso (Jolefilm). Per la stagione 2016/2017 è in scena con un nuovo Album, dal titolo “Numero primo”.
Per informazioni (ingresso libero fino ad esaurimento posti): 055.5384348 – sullasciadeigiorni@entecrf.it