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Emanuele Cavalli nelle collezioni pugliesi

Dal 7 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 la galleria della Fondazione Banca del Monte, in via Arpi 152 a Foggia, ospiterà l’importante mostra “Emanuele Cavalli nelle collezioni pugliesi”. Organizzata dalla Fondazione Banca del Monte e dall’Accademia di Belle Arti di Foggia, la mostra consente di esplorare, attraverso opere presenti nelle collezioni pubbliche e private della Puglia, insieme alla particolare concezione della pittura dell’Artista, esponente di punta del tonalismo e della Scuola Romana, anche lo stretto rapporto che Cavalli ebbe con la sua terra d’origine.

Nato a Lucera (Foggia) nel 1905, Emanuele Cavalli si trasferì giovanissimo a Roma, dove si formò alla scuola di Felice Carena, diventando ben presto protagonista della vita culturale e artistica della Capitale. Soggiornò anche in Francia, a Parigi, dove stabilì contatti con De Chirico, Savinio, De Pisis ed espose al Salon Bovy con Fausto Pirandello e Francesco Di Cocco. Tenne la sua prima mostra personale a Bari, nel 1930, e in Puglia tornò ad esporre con regolarità fino agli anni Settanta. Tra il 1931 e il 1933 partecipò all’elaborazione e all’affermazione, con Giuseppe Capogrossi e Corrado Cagli, di quel particolare indirizzo estetico chiamato “tonalismo” che introdusse una ventata di novità nel panorama artistico romano e nazionale. Nel 1933 firmò, con Capogrossi e Melli, il Manifesto del Primordialismo Plastico, che accentuò il dato spirituale e astratto della ricerca pittorica. Partecipò fin dal 1926 a quasi tutte le edizioni della Biennale di Venezia e, dal 1931, alle esposizioni della Quadriennale di Roma. Nel 1945 si trasferì a Firenze, dove insegnò Pittura all’Accademia di Belle Arti. Dopo il 1949 attraversò un periodo di crisi, anche perché molti dei suoi amici avevano intrapreso la strada della pittura astratta e informale, che colmò dedicandosi all’altra sua grande passione, la fotografia. Nel 1960 ottenne l’insegnamento alla Scuola libera del nudo dell’Accademia di Firenze e continuò fino alla sua morte, avvenuta a Firenze nel 1981, a sviluppare con coerenza le meditazioni sul colore e sulla figurazione iniziate negli anni Trenta.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 7 gennaio 2017, dal lunedì al sabato (esclusi i festivi), dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20. Ingresso gratuito.

 

 

Link: www.fondazionebdmfoggia.com