La casa editrice Donzelli con il contributo e il patrocinio di Fondazione Sicilia sta ripubblicando le fiabe e le leggende popolari siciliane raccolte da Giuseppe Pitrè alla fine dell’Ottocento. Si tratta di un ambizioso progetto di recupero dell’intera tradizione orale siciliana che comprende complessivamente quasi 500 storie, per la prima volta con la traduzione italiana a fronte dei testi in siciliano.
L’ultimo volume, curato da Bianca Lazzaro con le illustrazioni di Fabian Negrin, è stato appena presentato al Bologna Children’s Book Fair, la Fiera del Libro per ragazzi, la più importante esposizione mondiale del settore. La raccolta è un’opera sorprendente, che porta all’attenzione dei lettori un corpus di fiabe uniche. Pagine e pagine che raccontano un’isola, la Sicilia, che non smette di restituirci i suoi tesori. Fiabe che narrano storie di reginelle bisbetiche, di re pidocchiosi, di sciocchi e di furbi, di santi e di diavoli, di animali bizzosi: tutti alle prese con le peripezie del vivere; tutti in cerca delle più sbrigliate fantasie per aiutarsi a sopravvivere. E accanto a vecchie conoscenze come Giufà e Ferrazzano, il lettore incontrerà qui, per la prima volta in Pitrè, il personaggio più misterioso e affascinante del repertorio siciliano: quel Cola Pesce, creatura anfibia, sospesa tra terra e mare, che non a caso Italo Calvino portò alla ribalta, inserendo nelle sue Fiabe italiane una delle tante varianti raccolte dal Pitrè.
L’intera epopea siciliana dell’uomo-pesce, viene qui riproposta nelle sue differenti versioni, in tutto ben diciassette, a testimonianza di un mito che non ha pari nella narrazione popolana dell’Isola.
Link: www.fondazionesicilia.it