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In Africa Cuamm salva le mamme e i bambini

Per le Fondazioni di origine bancaria “Prima le mamme e i bambini” non è né uno slogan né un luogo comune. È il nome di un progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo e Fondazione Cariverona, che dal 2011 a oggi ha consentito di salvare in Africa migliaia di vite, per un totale di 204.294 fra mamme e bambini assistiti nel momento della nascita.

Lanciata da Medici con l’Africa Cuamm, la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e tutela della salute delle popolazioni africane, l’iniziativa si propone di contribuire a ridurre la mortalità materna e neonatale e garantire l’accesso gratuito al parto sicuro e la cura del neonato. La strategia d’azione ruota attorno al supporto alle emergenze ostetriche e neonatali con interventi finalizzati al miglioramento di copertura, qualità ed equità delle prestazioni fornite.

Finora i parti portati a termine sono stati 102.147 e 4 gli ospedali coinvolti, in 4 diversi paesi dell’Africa Sub-Sahariana: a Chiulo in Angola, Wolisso in Etiopia, Aber in Uganda e Tosamaganga in Tanzania, coprendo una popolazione di 1.300.000 persone. Nei giorni scorsi una delegazione delle Fondazioni sostenitrici – composta da Suor Giuliana Galli, membro del Consiglio di amministrazione di Compagnia di San Paolo, Marzia Sica, funzionaria dell’Area Politiche sociali della stessa fondazione, Mariella Enoc, vicepresidente di Fondazione Cariplo, Silvana Bortolami, membro del Consiglio generale di Fondazione Cariparo, e Vicenzo Riboni, membro del Consiglio generale della Fondazione Cariverona – ha avuto modo di constatare direttamente i frutti del sostegno a questo progetto. I membri della delegazione hanno infatti fatto visita a una delle strutture sanitarie protagoniste dell’iniziativa, l’ospedale San Luca di Wolisso, che conta oggi 200 posti letto ed è diventato un punto di riferimento per l’intera nazione.

«Il modello di aiuti sviluppato dal Cuamm ha richiamato l’attenzione di molti operatori e sta facendo scuola – ha dichiarato Mariella Enoc – perché è riuscito ad avere un impatto reale in poco tempo, salvando decine di migliaia di mamme e bambini, nel momento che rappresenta il massimo della gioia per una famiglia: la nascita di un bimbo, che fino a qualche tempo fa si traduceva troppo spesso in un dramma».  

 

 

da “Fondazioni” novembre-dicembre 2015