Promuovere una riqualificazione urbana sostenibile all’interno del territorio, partendo dalle esigenze della comunità locale, in coerenza con la pianificazione degli Enti locali e con l’obiettivo di attivare un processo partecipativo che abbia come fine il recupero funzionale degli spazi inutilizzati o sottoutilizzati di proprietà pubblica o privata. È questo in sintesi il progetto “Spazi Opportunità”, ideato dall’associazione ManifeTSo2020 e realizzato grazie al contributo della Fondazione CRTrieste, in collaborazione con la Provincia e il Comune. L’iniziativa gode inoltre del patrocino del l’Università degli Studi di Trieste e della Facoltà di Architettura, della Camera di Commercio di Trieste e dell’Or – dine degli Archi tetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trieste. “Spazi Opportunità” nasce in un contesto storico contraddistinto da crisi economica e occupazionale, decrescita demografica e difficoltà di accesso alle risorse disponibili, nonché fenomeni di contrazione urbana e di “gentrification” (processo in base al quale quartieri degradati e marginali vengono sottoposti a un processo di rinnovamento che determina un incremento del valore degli immobili). Esso si propone come veicolo di rilancio per l’economia locale, attraverso una serie di processi di rigenerazione urbana che partono dalla riqualificazione degli spazi urbani sotto-utilizzati o non utilizzati a causa del loro degrado e arrivano al loro concreto recupero sia in termini edilizi che funzionali. Una rigenerazione urbana che faciliti la nascita di nuove attività imprenditoriali e favorisca l’inserimento lavorativo anche delle fasce più giovani della popolazione. L’intero progetto si compone di tre attività principali: il “Catalogo degli Spazi Opportunità”, il “Forum delle Opportunità” e il “Cantiere degli Spazi Opportunità”. La prima, il “Catalogo degli Spazi Opportunità”, che è attualmente in corso, prevede una catalogazione degli edifici inutilizzati o sottoutilizzati della provincia di Trieste attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa. L’analisi quantitativa determinerà il numero di edifici in stato di degrado e i relativi caratteri fisici (volumi, metri quadri degli spazi analizzati), mentre quella qualitativa analizzerà le condizioni specifiche degli immobili così da mettere in luce le potenzialità e le criticità di ogni singolo caso in relazione a un futuro recupero funzionale. Il risultato? Una grande piattaforma “open source” a livello internazionale che avrà il compito di sistematizzare in maniera efficace ed efficiente tutti gli edifici inutilizzati, sottoutilizzati o abbandonati della provincia di Trieste. Saranno dunque a disposizione dei vari portatori di interesse (giovani imprenditori alla ricerca di nuovi spazi, investitori, progettisti, enti, associazioni, ecc.) informazioni specifiche sia sul singolo edificio che sul contesto urbano all’interno del quale esso è inserito. In questo modo le “barriere di accesso”, che in molti casi costituiscono la prima ragione dello stato di abbandono degli edifici, verranno superate. La seconda fase, il “Forum delle Opportunità”, prevede una serie di incontri aperti agli stakeholder interessati al recupero degli spazi catalogati per promuovere nuove opportunità economiche e di riqualificazione. Obiettivo degli incontri sarà incrociare in maniera sinergica e complementare le risorse in possesso di tutti i soggetti coinvolti e riuscire a far incontrare concretamente domanda e offerta. I risultati del processo partecipativo attivato nella seconda fase daranno vita al “Cantiere degli Spazi Opportunità”, la terza fase del progetto, che avrà il compito di dimostrare concretamente, attraverso il recupero di un edificio abbandonato, le potenzialità e le criticità dei processi di rigenerazione urbana innovativa.