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Progetti di ampio respiro per i giovani protagonisti del domani

Consapevoli che lo sviluppo e la crescita economica di una società, nonché la capacità di produrre conoscenza e innovazione, dipendono soprattutto dalla qualità del capitale umano, le Fondazioni puntano con il proprio intervento ad alimentare un efficace processo di formazione, al fine di generare una cittadinanza consapevole, responsabile e democratica. Promuovere e migliorare i processi educativi è un investimento di lungo periodo, che implica interventi radicali e prolungati sui sistemi scolastici formativi: le Fondazioni sono soggetti vocati ad operare in questa prospettiva, potendosi cimentare in progettualità di ampio respiro senza l’esigenza impellente di risultati “a breve” e potendosi proporre, nella loro connaturata neutralità, come catalizzatori di progettualità allargate e mediatori tra i diversi attori territoriali coinvolti. Analizzando le erogazioni al settore, si nota che le Fondazioni scelgono preminentemente di concentrare la propria attività nei segmenti della scuola e dell’università, senza tuttavia lasciare senza presidio l’area della formazione degli adulti, soprattutto in campo professionale, con una crescente attenzione all’educazione giovanile perseguita al di fuori dei canali “istituzionali” dell’istruzione. Nella scuola si sostengono programmi finalizzati a integrare le attività didattiche “ordinarie”, con esperienze formative tese a valorizzare il territorio e a sensibilizzare i giovani su temi di attualità quali l’educazione civica, il rispetto dell’ambiente, la lotta al bullismo, la tolleranza e il rispetto per le diversità. I bisogni e le urgenze della scuola e della formazione chiamano inoltre le Fondazioni a sostenere istituzioni educative e progetti finalizzati alla realizzazione di nuove strutture, all’innovazione degli strumenti didattici e ad affrontare problematiche sociali come la dispersione scolastica, l’integrazione della popolazione straniera, il rapporto con le famiglie e l’orientamento. Un comparto di rilievo è costituito dagli interventi in materia di edilizia scolastica. Il grave ritardo con cui il soggetto pubblico assolve a questa sua funzione è all’origine di una vasta gamma di iniziative delle Fondazioni che, facendosi carico in verità anche di una impropria funzione sostitutiva, permettono di superare situazioni emergenziali o rendono possibile la modernizzazione di strutture destinate altrimenti al degrado. Ne sono un esempio gli innumerevoli interventi strutturali e di messa a norma degli edifici scolastici, la realizzazione o l’implementazione di laboratori specialistici, l’acquisto di allestimenti strumentali e funzionali per biblioteche o di arredi e attrezzature per scuole dell’infanzia, primarie, secondarie. Nel campo dell’edilizia scolastica, le Fondazioni operano anche attraverso fondi immobiliari come il Fondo Social & Human Purpose, promosso dalla Fondazione Crt e partecipato da alcune Fondazioni piemontesi, che si rivolge all’edilizia universitaria. Per quanto riguarda invece la formazione universitaria, le Fon – dazioni, oltre a sostenere l’istruzione specialistica di eccellenza, puntano a progetti formativi che consentano ai giovani di acquisire competenze sempre più qualificate, professionali e attinenti al mondo del lavoro, favorendo l’accesso ai settori produttivi e prevedendo dove possibile anche un accompagnamento al mondo lavorativo internazionale. Sono altresì presenti, nel comparto in esame, interventi volti a favorire un accesso più ampio all’istruzione universitaria e che sostengono il miglioramento dei programmi d’istruzione. Le scelte di intervento delle Fondazioni nell’ambito della formazione universitaria e post-laurea (con il conseguente sostegno offerto ai dottorati, borse di studio, master e scuole di specializzazione) sono spesso strettamente connesse e trasversali ad altri settori istituzionali, quali Ricerca e Sviluppo e Salute Pubblica. Si distinguono, ancora, numerosi interventi nell’ambito dell’innovazione e delle nuove tecnologie, in cui le Fondazioni si propongono come partner di scuole e università nella promozione dei nuovi strumenti che il progresso tecnologico mette a disposizione, per l’ampliamento delle opportunità formative, la definizione di più efficaci strategie di conoscenza e, in questo contesto, il superamento delle problematiche connesse alle varie forme di disabilità. Nel 2013 il settore “Educazione, Istruzione e Formazione” ha ricevuto dalle Fondazioni 105,3 milioni di euro per 3.759 interventi, con un decremento negli importi del 27% rispetto al 2012. Il comparto dell’Istruzione primaria e secondaria per la prima volta al primo posto in graduatoria, con 37,7 milioni di euro (+5,7% rispetto al 2012), pari al 35,8% degli importi erogati, e 1.837 interventi. Il comparto dell’Istruzione superiore, che comprende l’istruzione universitaria e para-universitaria e le specializzazioni postuniversitarie, riceve 37,5 milioni di euro (il 35,6% dei contributi erogati) per 274 iniziative (il 7,3%), l’Istruzione professionale e degli adulti 17,7 milioni per 852 interventi, la Crescita e formazione giovanile mostra un forte incremento sia degli importi che del numero di iniziative (+ 31,2 % e + 43,3%), raccogliendo 11,5 milioni di euro (11% del settore) per un totale di 685 interventi (18,2% del settore). C’è, infine, da registrare un nuovo sottosettore, quello della Promozione della cultura finanziaria, che raccoglie 0,2 milioni di euro per 8 interventi. Complessivamente, le erogazioni basate su domande presentate da terzi prevalgono, con il 69,1% degli importi erogati contro il 16,7% dei progetti di origine interna alla Fondazione e il 14% di quelli selezionati attraverso bandi.

 

Conoscere la Borsa

Si fa un gran parlare della carenza di educazione finanziaria dei nostri ragazzi, eppure di progetti ce ne sono. Fra gli altri uno dei più consolidati e di portata europea è “Conoscere la Borsa”, un’iniziativa promossa già da diversi anni da ESBG (l’associazione europea delle casse di risparmio), realizzata in Italia grazie al sostegno di alcune Fondazioni di origine bancaria e di Casse Spa. Basata sul metodo del learning by doing, si rivolge agli studenti delle scuole secondarie superiori e delle università, che per dieci settimane sono chiamati a simulare la partecipazione al mercato borsistico con la dotazione di un capitale virtuale iniziale di 50mila euro da investire in 175 titoli quotati nelle Borse europee di: Francoforte, Londra, Madrid, Milano, Parigi e Vienna. Sebbene tutte le transazioni d’acquisto e di vendita siano simulate, le quotazioni in base alle quali gli studenti decidono i loro investimenti sono reali. Vince la squadra con il maggiore capitale in deposito al termine del concorso o con il ricavo più alto derivato da negoziazioni di titoli “sostenibili”. Le squadre vincitrici di ogni Paese, partecipano a un evento europeo, che si terrà quest’anno in Lussemburgo dal 20 al 22 marzo 2015. Conoscere la Borsa si è rivelato uno strumento di successo per aiutare gli studenti a osservare più da vicino come funzionano nella pratica l’economia e i mercati finanziari. Essendo basata sul lavoro di squadra e, trattandosi di un progetto paneuropeo multilingue, l’iniziativa rappresenta anche un prezioso supporto pedagogico per gli insegnanti.

 

da “Fondazioni” settembre-ottobre 2014

 

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