L’ultima è stata quella detta “H1N1”, una sigla che abbiamo tutti imparato a conoscere per via della cosiddetta influenza “suina” di qualche anno fa. Ma non è la sola. Occasionalmente e imprevedibilmente emergono nel mondo pandemie di virus nuovi di origine animale verso i quali l’uomo è immunologicamente scoperto. Per questi infatti non è prevista alcuna vaccinazione anti-influenzale, strumento tradizionalmente ritenuto efficace per prevenire la patologia causata dai virus influenzali stagionali. Nel quadriennio 2010-2013 la Fondazione Cariplo ha finanziato una ricerca promossa dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano per sviluppare vaccini “prepandemici” che inducano immunità verso antigeni conservati. Si prevede di identificare e caratterizzare una proteina del rivestimento dei virus influenzali circolanti negli animali a potenziale pandemico e integrare le conoscenze prodotte con lo studio della relativa capacità di riconoscimento da parte del sistema immunitario umano. L’obiettivo è arrivare a definire nuovi vaccini capaci di prevenire future pandemie influenzali. In particolare, saranno identificati nuovi immunogeni che potranno essere espressi in vettori virali attualmente non utilizzati per la vaccinazione antinfluenzale stagionale. Saranno studiati nuovi protocolli di vaccinazione che, previa sperimentazione nei modelli animali, costituiranno la base per la loro sperimentazione nell’uomo. Il contributo complessivo della Fondazione Cariplo a sostegno del progetto è stato di 1,8 milioni di euro.