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Le Fondazioni tessono reti sociali per far crescere le comunità

Per le Fondazioni di origine bancaria l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 riflette ancora gli effetti di una crisi economica che ormai attanaglia il Paese da più di un quinquennio, ma anche i primi timidi, positivi segnali di un’auspicata inversione di tendenza. Segnali ancora episodici e disorganici, che lasciano però sperare in un graduale processo di ripresa. «Se la crisi può aver intaccato, purtroppo in alcuni casi anche in profondità, la capacità erogativa di alcune Fondazioni – scrive Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, nella prefazione al XIX Rapporto sulle Fondazioni, alla cui sintesi dedichiamo questo numero speciale della Rivista – l’insieme degli enti escono da questa dura prova ulteriormente rafforzati nella consapevolezza dei rischi insiti nelle dinamiche macro-economiche, nelle capacità di far fronte a queste minacce, nella determinazione a rispondere con ancora maggiore efficacia ai bisogni e alle sollecitazioni che provengono dalle comunità che si onorano di servire. I dati 2013 riferiti all’insieme delle Fondazioni sono incoraggianti in quanto confermano, con un leggero incremento, il risultato economico conseguito l’anno precedente, frutto di una tenuta dei rendimenti finanziari degli investimenti, combinato con un ulteriore contenimento della spesa. Ciò non si è tuttavia potuto tradurre immediatamente in maggiori erogazioni che, invece, subiscono un’ulteriore limatura rispetto all’anno precedente a causa dell’esigenza di copertura di disavanzi pregressi. Ma la dimensione dello sforzo erogativo, di poco inferiore ai 900 milioni di euro, è tuttavia estremamente significativo, ancor di più se si considera il contesto generale e si tiene a mente l’impatto che misure fiscali introdotte negli ultimi periodi di imposta hanno prodotto sulle disponibilità delle Fondazioni, privandole di preziose risorse che avrebbero potuto essere destinate a contribuire ancora di più alla risposta ai bisogni delle comunità locali… Senza lasciarsi scoraggiare, le Fondazioni hanno continuato a svolgere il proprio ruolo con ancora maggiore determinazione, compensando la minore disponibilità di risorse erogative con la capacità, che si è oramai consolidata nel tempo, di fornire risposte organiche, corali ed efficaci a problemi delle proprie comunità di riferimento e di fungere da snodo determinante per i processi aggregativi locali. Non solo, quindi, soggetti in grado di fornire sostegno economico alle idee e alle progettualità che prendono forma a livello locale, ma anche protagonisti della messa in rete di una pluralità di soggetti con natura e caratteristiche differenti, ma accomunati da un condiviso interesse di favorire la crescita e lo sviluppo delle comunità in cui operano». A fine 2013 il patrimonio contabile delle Fondazioni ammonta a 40,9 miliardi di euro e costituisce l’82,9% del totale di bilancio, che assomma a oltre 49 miliardi di euro. Ha registrato una diminuzione del 3% sul 2012 (-1,3 miliardi di euro) derivante principalmente dall’adeguamento dei valori delle partecipazioni detenute, al fine di tener conto dell’andamento dei mercati finanziari degli ultimi anni, che hanno fortemente penalizzato i titoli quotati. Peraltro dal 2000, anno di entrata in operatività della legge Ciampi, al 2013 il patrimonio delle Fondazioni ha avuto un tasso di crescita medio annuo dell’1,2%. Nello stesso periodo 2000-2013, esse hanno erogato risorse per complessivi 17,5 miliardi di euro (7,4 nel solo periodo 2008-2013) e accantonato ulteriori risorse per l’attività erogativa futura per circa 1,8 miliardi di euro, per un totale di 19,3 miliardi. Hanno, quindi, assolto agli obblighi di salvaguardare il patrimonio e generare una redditività in grado di sostenere l’attività istituzionale, compatibilmente con l’andamento dei mercati finanziari. Il totale attivo delle Fondazioni di origine bancaria (49,3 miliardi di euro) è costituito per circa il 96% da attività finanziarie (63% immobilizzate, il 66% nel 2012), mentre le immobilizzazioni materiali e immateriali rappresentano solo il 3,9%. L’investimento in attività finanziarie non immobilizzate aumenta di 1,6 miliardi di euro (+12%) attestandosi a 14,3 miliardi; in particolare la variazione più sensibile è la diminuzione delle gestioni patrimoniali di 4,5 miliardi e l’aumento, per un importo pressoché uguale, degli investimenti in OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) non quotati. Inoltre la posta relativa alle partecipazioni nelle conferitarie collocate fra le attività finanziarie non immobilizzate fa segnare un incremento di 983 milioni di euro per effetto del trasferimento delle azioni dalle immobilizzazioni finanziarie. Anche in questo caso, lo spostamento dal portafoglio immobilizzato a quello non immobilizzato è l’effetto di strategie di investimento e, in genere, è una manovra propedeutica alla futura cessione di azioni. Complessivamente, nel 2013 le partecipazioni nelle conferitarie diminuiscono di circa 1,8 miliardi di euro, principalmente per le svalutazioni effettuate e per operazioni di cessione. Al 10 ottobre 2014 su 88 Fondazioni 22 non hanno più alcuna partecipazione nella banca originaria, 53 hanno partecipazioni minoritarie in società bancarie conferitarie che fanno parte di gruppi bancari, mentre le altre 13, di minori dimensioni, mantengono una quota di maggioranza, come consentito dalla legge, per favorire il mantenimento della presenza sui territori di banche autonome dai grandi gruppi. Per quanto riguarda la presenza delle Fondazioni in tre fra i maggiori gruppi bancari italiani, al 10 ottobre 2014 essa è pari all’10,9% in Unicredit (in cui sono presenti 12 Fondazioni), al 27,9% in Intesa Sanpaolo (quota detenuta da 17 Fon dazioni), al 2,5% nel Monte dei Paschi di Siena (da parte della omonima Fondazione). Il totale dei proventi per l’esercizio 2013 ammonta a 1.488,2 milioni di euro, con un calo del 3,1% rispetto all’esercizio precedente. Se ne viene analizzata la composizione, si osserva che mentre gli interessi rimangono pressoché stabili, i dividendi segnano una lieve flessione dovuta alla riduzione di quelli distribuiti dalle conferitarie che passano da 445,4 a 338,4, solo parzialmente compensata dall’incremento di quelli derivanti da partecipazioni diverse dalla conferitaria. Il risultato delle gestioni patrimoniali flette passando da 399 milioni di euro a 110,5 milioni, anche per effetto del dimezzamento di questa tipologia di investimenti; la gestione degli strumenti finanziari mostra un saldo positivo di 43 milioni di euro, rispetto al disavanzo di oltre 172 milioni del 2012; gli altri proventi di natura non finanziaria sono pari a 21 milioni (25 nel 2012).  La componente straordinaria incide sui proventi totali per 345,2 milioni di euro (256,7 nel 2012). La redditività netta media della somma dei patrimoni delle 88 Fondazioni si attesta al 3,6%, confermando il dato dell’esercizio precedente. Un risultato indubbiamente positivo, sia in termini assoluti sia in termini relativi, che conferma una buona tenuta della struttura complessiva degli investimenti dell’insieme delle Fondazioni, in particolare di quelle 82 che hanno registrato un avanzo della gestione, a prescindere dalle svalutazioni operate con riguardo alla partecipazione nella conferitaria. I puri costi di funzionamento per l’insieme delle Fondazioni diminuiscono del 5,3% passando da 224 a 212 milioni di euro nel 2013, mentre i costi relativi alla gestione degli investimenti (commissioni, oneri finanziari, ecc.) sono pari a circa 57,8 milioni di euro contro i 75,9 dell’anno precedente. Il carico fiscale – per le imposte dirette, sui proventi percepiti, e indirette, come Irap e Imu, corrisposte nell’anno – è stato pari a oltre 170 milioni di euro, di cui: 130 per imposte sostitutive sui redditi degli investimenti finanziari; 12,3 milioni a titolo di Ires; oltre 4 milioni a titolo di Imu e 3 milioni per l’Irap. L’avanzo di gestione sui proventi totali è stato del 74% circa (70% nel 2012), pari a 1.099,7 milioni, rispetto ai 1.069,7 milioni del 2012. L’au – mento del 2,8% è da attribuire alla sensibile riduzione degli oneri di circa 100 milioni di euro, che è stata in grado di compensare, oltre alla riduzione dei proventi, anche il maggior carico fiscale che ha pesato sul risultato della gestione. In merito agli accantonamenti al patrimonio, per l’anno 2013 l’Autorità di Vigilanza ha confermato l’aliquota dell’accantonamento alla “Riserva obbligatoria” al 20% dell’avanzo di gestione e ha fissato al 15% l’aliquota massima di accantonamento alla “Riserva per l’integrità del patrimonio”. Le Fondazioni, quindi, hanno potuto complessivamente destinare al patrimonio risorse, in misura variabile, da un minimo del 20% a un massimo del 35% dell’avanzo della gestione. Questo margine di flessibilità ha reso possibile graduare l’entità dell’accantonamento complessivo in relazione al risultato della gestione e alla necessità di salvaguardare i livelli erogativi. Per l’insieme delle Fondazioni, il dato complessivo di accantonamenti alle riserve patrimoniali è pari a 340,8 milioni di euro (380 nel 2012). All’attività istituzionale, comprendendo anche gli stanziamenti ai fondi per l’attività futura, sono stati destinati 840 milioni di euro, contro gli 880,9 milioni del 2012. Se si rapporta tale dato al totale degli avanzi positivi di gestione, nel 2013 l’incidenza risulta del 70,4% contro il 69,2% del 2012. Per l’attività istituzionale relativa all’esercizio 2013, agli 840 milioni di euro derivanti dall’avanzo di gestione sono stati aggiunti 447 milioni di euro grazie all’utilizzo di accantonamenti effettuati negli anni precedenti; dunque nel 2013 l’attività istituzionale delle 88 Fondazioni ha assorbito 1.287,3 milioni di euro. In quest’ambito, 884,9 milioni (965,8 nel 2012) sono già stati deliberati per la realizzazione dell’attività istituzionale corrente (853,3 per interventi erogativi decisi dalle Fondazioni e 31,5 per i fondi speciali per il volontariato, in base alla legge 266/91) e 402,4 milioni sono stati destinati ai fondi per il sostegno all’attività erogativa futura. Nel 2013 le Fondazioni hanno finanziato 22.334 iniziative (+0,6% sul 2012), con un valore medio per intervento di 39.619 euro; 254 è il numero dei progetti realizzati mediamente da ogni Fondazione. Tra i 21 “settori ammessi” dalla legge, 7 sono quelli su cui si concentra la maggior parte delle erogazioni delle Fondazioni: Arte, attività e beni culturali (30,4% del totale), Ricerca e Sviluppo (14,5%), Assistenza sociale (13,5%), Educazione, istruzione e formazione (11,9%), Volontariato, filantropia e beneficenza (11,8%), Salute pubblica (7,7%), Sviluppo locale (5,6%). È significativo che al welfare, che raccoglie i settori di Assistenza sociale, Volontariato e Salute pubblica, sia stata destinata la maggior quota delle erogazioni: 292,8 milioni di euro, pari al 33% del totale (31% nel 2012). «In un contesto strutturale in cui la risposta dello Stato alle esigenze e ai bisogni sociali non sembra essere più sufficiente – sottolinea Guzzetti nella sua prefazione – le Fondazioni si interrogano su come poter dare sostegno, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale e non sostitutiva del ruolo del pubblico, a interventi organici e partecipativi per contrastare le fragilità della nostra società. A tal fine Acri ha dato vita a un gruppo di lavoro interno, composto da esperti del settore di alcune associate particolarmente sensibili alla tematica e coordinato dal vicepresidente dr. Vincenzo Marini Marini, per elaborare una proposta che possa rafforzare e rendere più efficace il sistema di tutele e protezioni attraverso il rafforzamento dei sistemi relazionali locali e l’elaborazione di soluzioni partecipate. Il primo risultato dell’attività del gruppo di lavoro viene presentato nel quinto capitolo del Rapporto, accompagnato da un commento del prof. Leonardo Becchetti (link). È un primo passo, che richiederà poi ulteriori passaggi di natura applicativa, ma che traccia un percorso lungo il quale le Fondazioni possono trovare modalità complementari alla tradizionale attività erogativa per contribuire ancora di più al benessere dei territori di riferimento».  

 da “Fondazioni” settembre-ottobre 2014

 

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