Valorizzazione delle bellezze naturalistiche in Piemonte, riqualificazione urbana in molte regioni italiane, contrasto della povertà educativa giovanile, contributo dell’arte al successo di un’azienda, riscoperta degli antichi mestieri artigiani quale volano per l’economia di un territorio: sono questi alcuni dei temi affrontati durante il seminario “La città sostenibile. Le Fondazioni di origine bancaria per una nuova realtà urbana”, organizzato dalla Fondazione Carifac di Fabriano il 12 giugno, nell’ambito della XIII Annual Conference Unesco delle città creative.
«Abbiamo voluto fornire alla città uno spaccato di quale innegabile risorsa possa rappresentare una rete di soggetti che, in sinergia fra loro, riescono a organizzare e progettare una concreta riqualificazione urbana partendo dall’esistente, migliorandolo e potenziandolo. La Fondazione Carifac si apre sempre più alla cittadinanza e a tutti coloro che, come noi, vogliano riscoprire il “saper fare”. Il nostro ruolo è quello di hub e catalizzatore. Noi ci siamo», le parole del presidente, Marco Ottaviani.
Al seminario è intervenuto Francesco Profumo, presidente di Acri e di Compagnia di San Paolo: « Le Fondazioni di origine bancaria rappresentano organi super partes in grado di coordinare tutti i soggetti che vogliono contribuire a realizzare città sostenibili. Sul fronte della rigenerazione urbana possono svolgere un ruolo fondamentale, perché hanno maturato diverse esperienze in questo campo e sono in grado di attivare reti di partner competenti »
Franco Ferraris, presidente Fondazione CR Biella, che sostiene la candidatura della propria città per l’ingresso nel network delle Città Creative Unesco, ha portato l’esempio dell’Oasi Zegna, parco naturale ad accesso libero esteso per circa 100 Km2 tra Trivero e la Valle Cervo, nelle Alpi Biellesi in Piemonte, nata nel 1993 come naturale sviluppo del “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna. «Da luogo naturale a parco protetto capace di offrire ai visitatori un’esperienza didattica ed emozionale inaspettata. Un esempio di sviluppo turistico sostenibile valorizzando le bellezze paesaggistiche e naturalistiche».
A chiudere il seminario è stato il presidente della Fondazione con il Sud e dell’impresa sociale Con i Bambini Carlo Borgomeo. «Siamo uno dei bracci armati delle Fondazioni di origine bancaria per contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile, con oltre 600 milioni di euro di fondi destinati a questo obiettivo. Abbiamo individuato una modalità di intervento innovativa: Impresa sociale con i bambini, approvati 270 progetti, 205 milioni di euro impegnati, circa 400.000 minori che usufruiscono di questi progetti. Siamo partiti dal presupposto che l’educazione dei minori è una questione della comunità educante non solo della scuola, della famiglia, ma della comunità. Una città è sostenibile se ha sviluppato il concetto e la dimensione di comunità. L’obiettivo forte è investire sul proprio futuro, cioè sui propri bambini. Vivere e declinare il valore della solidarietà per dare pari opportunità a tutti, a prescindere da dove si è nati».
A testimonianza di ciò è stato presentato il progetto di rete per il contrasto della povertà educativa minorile che vede coinvolte Marche, Umbria e Toscana. A organizzarlo la Cooperativa Sociale Mosaico di Fabriano e la Cooperativa Sociale La Macina di Acqualagna, presenti i rispettivi Presidenti Matteo Bucciarelli e Massimo Tumini, che – insieme ad altre cooperative umbre e toscane – hanno presentato il progetto “Con I Bambini dell’Italia di mezzo”, selezionato da Con i Bambini. Con un budget di 470.000 euro, il progetto attiva nidi domiciliari e micro-nidi, una rete educativa e abilitativa territoriale, una serie di attività integrative ed extra-scolastiche. Complessivamente raggiunge oltre 200 bambini.
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