“Play!” è il nuovo progetto di Teatro, promosso dalla Fondazione Carispezia in collaborazione con associazioni e realtà culturali attive nel settore, che coinvolge tutte le scuole della provincia spezzina e una della Lunigiana. “Play!” è il primo progetto nato dal confronto tra la Fondazione e gli Istituti scolastici all’interno del Tavolo dell’Istruzione Superiore da cui è emersa sia l’esigenza di continuare a valorizzare la formazione teatrale nelle scuole e la volontà di intraprendere un ulteriore percorso che facesse seguito all’importante sperimentazione triennale conclusa con il progetto “Link Teatro-Scuola”.
Il progetto nasce da una call for proposals promossa dalla Fondazione con lo scopo di invitare le realtà associative operanti in ambito teatrale e presentare nuove idee progettuali per la formazione teatrale degli studenti che avessero prevalentemente il carattere di innovazione e fossero in grado di coinvolgere organismi di accertata esperienza nel settore, anche al di fuori del territorio provinciale. L’idea selezionata da una commissione di valutazione è stata poi proposta alle scuole per l’adesione e la condivisione del progetto esecutivo. Per tutte le attività del progetto Fondazione Carispezia ha stanziato l’importo complessivo di circa 85mila euro.
La novità del progetto “Play!” è rappresentata dall’innovazione del metodo di lavoro e di approccio alla formazione teatrale degli studenti, che vede il coinvolgimento, accanto a operatori locali, anche di realtà che operano sul territorio nazionale. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere il concetto di Teatro come luogo e opportunità di aggregazione e inclusione sociale e di scambio culturale, valorizzando la creatività e le energie degli adolescenti e, allo stesso tempo, la valenza educativa, didattica e pedagogica del teatro.
Il progetto prende spunto da una delle esperienze più innovative di teatro nella scuola, la non-scuola creata da Marco Martinelli e Ermanna Montanari con il Teatro delle Albe di Ravenna (partner del progetto), coniugando il loro pensiero e la loro esperienza con quelle portate avanti da realtà presenti sul territorio che da anni si occupano del coinvolgimento degli adolescenti all’arte del Teatro – le Associazioni Gli Scarti, Balletto Civile, Fuori Luogo e CasArsa Teatro – e dalle esperienze nate all’interno degli Istituti scolastici. Nella non-scuola i ragazzi vengono accompagnati in un viaggio teatrale che non intende insegnare tecniche, ma che valorizza le loro abilità, basandosi su principi quali l’ascolto e la possibilità di lasciare spazi che consentano di giocare con il teatro. Una pratica teatrale che tende a “rimettere in vita” (non in “scena”) i testi teatrali antichi o contemporanei: che siano di Aristofone o Shakespeare, Molière o Brecht o Majakovsky, ciò che importa nella non-scuola è la relazione con gli adolescenti capace di ri-generare la forza e la potenza delle parole degli autori classici della tradizione.
Figure fondamentali di questo percorso, oltre agli studenti e agli insegnanti, sono le “guide”: esperti nell’ambito teatrale e della formazione che terranno i laboratori conducendo gli studenti verso l’incontro con il processo creativo e lo spettacolo, favorendo il gioco del teatro.