Nella Sala Espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in via Carducci, fino al 2 giugno è aperta al pubblico la mostra “Oltre lo sguardo. Fotografi a Gorizia prima della Grande Guerra”, promossa dalla Fondazione in collaborazione con il Circolo Fotografico Isontino, il Consorzio Culturale del Monfalconese e i Musei Provinciali di Gorizia. L’esposizione traccia la storia degli atelier fotografici goriziani della Belle Époque, sapientemente ricostruiti attraverso una sequenza di immagini che offrono uno spaccato della società nell’arco temporale compreso tra il 1860 e lo scoppio della Grande Guerra. Fotografie che ritraggono uomini, donne e bambini, famiglie e gruppi in posa negli studi goriziani. Scatti che restituiscono l’immagine dei nobili e della borghesia cittadina, così come delle famiglie popolari e contadine, dei militari, dei sacerdoti e degli ufficiali, nonché degli esponenti della cultura e della politica locale, a fianco di tanti cittadini goriziani. In mostra anche immagini che immortalano momenti significativi della vita cittadina: processioni, visite imperiali, matrimoni e funerali, eventi sportivi. E ancora vedute di esterni, di piazze, del Castello: scorci caratteristici della città catturati dagli scatti dei primi professionisti. A partire dagli scatti di Ferdinando Troester, che segnò l’inizio di un’attività professionale fotografica stabile e dei cosiddetti “Magnifici Randagi”, ovvero gli operatori ambulanti che scelsero Gorizia come luogo di sosta privilegiato, la rassegna rende conto dell’attività dei numerosi studi che animarono la città in quegli anni, per approdare infine alla fotografia professionale al femminile di Helene Hofmann, abilissima nel trasporre sulla lastra negativa i caratteri salienti della personalità dei soggetti ritratti. La mostra, curata da Giancarlo Brambilla, è corredata da un catalogo edito dal Con sor zio Culturale del Monfalconese.
Nell’ambito della mostra, la Fondazione promuove il progetto “Specchi della memoria. Gorizia e l’Isontino attraverso le foto di famiglia”, che intende coinvolgere l’intera cittadinanza, invitata a consegnare temporaneamente le foto d’epoca delle proprie famiglie alla Fondazione, che provvede a digitalizzarle e, se messe a disposizione in originale, a selezionarle per l’esposizione in un’apposita sezione della mostra. «Abbiamo voluto promuovere la rassegna “Oltre lo sguardo” – osserva il presidente della Fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza – affinché un importante patrimonio storico, artistico e culturale della provincia di Gorizia non solo non venga disperso, ma venga reso fruibile per l’intera cittadinanza. Non dimentichiamo inoltre che la rassegna ben si inserisce in un più ampio contesto di iniziative culturali organizzate su tutto il territorio per ricordare il Centenario della Grande Guerra, che la Fondazione sostiene convintamente».