Non è un sorriso che si dimentica quello di Maria Luisa Cortinovis Beretta, soprattutto quando abbraccia Papa Francesco, che la accoglie, insieme a suo marito Sergio, al – l’udienza dedicata alla Focsiv, la Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, il 4 dicembre scorso. L’occasione era l’assegnazione del 21° Premio del Volontariato Internazionale promosso dalla Focsiv, per valorizzare l’impegno concreto di migliaia di persone nel mondo a costruire relazioni di fraternità, di pace e di giustizia, sostenuto fra gli altri da Fondazione Cariplo. Un riconoscimento che, fra tutti i candidati proposti dalle realtà italiane impegnate nella solidarietà internazionale (Associazioni, Ong, Centri Missionari e Diocesi, ecc.), quest’anno è stato assegnato, tramite una selezione con voto on line sul sito di Famiglia Cristiana (11.449 i voti registrati), alla “senõrita Luisa”, come la chiamano a La Troncal, in Equador. Maria Luisa è una donna di 74 anni, bella e solare, sposata con due figli, che quarant’anni fa è andata in viaggio di nozze in Equador e lì poi ha deciso di fermarsi insieme a suo marito, come operatori del gruppo Tecnici Volontari Cristiani di Milano e poi dell’Accri (Associa zione per la cooperazione e lo sviluppo, socio Focsiv), con l’obiettivo di dare un aiuto a chi più ne aveva bisogno.
La Troncal è, infatti, una cittadina della provincia del Canar, a 70 chilometri da Gauyaquil, dove sorge un importante zuccherificio che richiama lavoratori da ogni parte del Paese: c’era lavoro per tutti, ma anche tanta povertà, tante malattie e tanta ingiustizia. Ma Maria Luisa aveva un progetto, fondato sulla convinzione che opportunità e speranza possono giungere alle nuove generazioni attraverso la formazione integrale, non solo scolastica, ma umana e sociale. Così in un terreno donato dallo zuccherificio, a poco a poco è riuscita a creare l’Asociaciòn e il Colegio San Gabriel, un istituto tecnico che è un’iniziativa formativa unica nel suo genere in quella regione dove, più che altrove, i ragazzi necessitano di speranza e di opportunità. Un centro educativo che sta mostrando di lasciare impronte profonde e fertili in moltissimi giovani, desiderosi di vivere davvero la vita e di trasformare in meglio una società dove regnano la miseria, l’invidia e l’egoismo. In quest’opera, alle cui attività l’Accri spesso coopera, con Maria Luisa, oltre al marito Sergio, lavorano anche i figli, Diego, ingegnere e insegnante, e Annamaria, medico, i quali hanno creduto entrambi nel progetto dei loro genitori e hanno scelto di vivere questa missione. Non a caso la motivazione del Premio recita: «In piena sintonia con il tema di quest’anno “saper creare relazioni di fraternità, nel senso ricordato da Papa Francesco: fraternità, dimensione essenziale dell’Uomo, quale radice della pace”, il Premio del Volontariato Internazionale Focsiv 2014 va a Maria Luisa Cortinovis per il suo essere “Famiglia in missione”». «L’opera di Maria Luisa – aggiunge Gianfranco Cattai, presidente di Focsiv – vuole contrastare ogni causa che genera iniquità, opponendosi con fermezza all’idea che l’uomo e il Creato siano solo oggetto di consumo, merce sacrificata sull’altare del profitto, sperimentando in prima persona, e con la sua famiglia, uno stile di vita coerente alle parole del Vangelo».
Il Colegio San Gabriel oggi è un’unità educativa composta da una scuola primaria e da una tecnica con diverse specializzazioni in campo artigianale e industriale. Alla scuola sono annessi un convitto e un’unità produttiva che ha la finalità di procurare risorse economiche per la scuola, con la collaborazione di insegnanti e studenti. Finora nelle sue aule sono passati oltre 14mila alunni, a cui è stata data la concreta possibilità di una vita dignitosa e indipendente dal punto di vista economico, morale e culturale: un’opportunità estesa anche a tutto il nucleo famigliare. La formazione umana e sociale, ispirata ai valori cristiani, rappresenta la colonna centrale di tutto il processo educativo. Attualmente il San Gabriel ospita circa 800 alunni, che contribuiscono economicamente al suo funzionamento, secondo le possibilità per lo più molto scarse delle loro famiglie, imparando il necessario per affrontare dignitosamente il lavoro e la vita. Molti cominciano dalla prima elementare e concludono la loro formazione tecnica nelle specialità di meccanica industriale, elettrotecnica, elettronica e arti industriali. Il progetto educativo San Gabriel offre identiche opportunità a tutti i giovani, anche, e soprattutto, a quelli che provengono da famiglie povere e indigenti. Un contributo alla giustizia e alla pace sociale, in un paese che non è ancora uscito del tutto dalla logica della separazione di classe. Gli insegnanti sono quasi tutti ex alunni, a cui è stata data una specifica e approfondita formazione, e ciò secondo la filosofia di autosostentamento e inclusione sociale dell’istituzione. La preparazione tecnica è di alto profilo e in una modalità di istruzione-produzione gli alunni fanno molta pratica nelle officine e nei laboratori. Per rispondere alle molteplici esigenze della comunità nel campo sanitario è nata l’Associazione Senza Frontiere, che ha un progetto ambizioso: offrire servizi di medicina generale e famigliare, ginecologia e ostetricia, pediatria, chirurgia generale e servizio ospedaliero. L’Associazione San Gabriel è una realtà frutto della partecipazione attiva di insegnanti, genitori, alunni e degli sforzi costanti di associazioni, gruppi, parrocchie e singole persone che, soprattutto dall’Italia, hanno accompagnato e accompagnano quest’opera di solidarietà e di speranza.