Il mantenimento della casa rappresenta uno dei problemi principali per le famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa delle conseguenze sociali e occupazionali della crisi. La perdita o la riduzione di ore di lavoro, la messa in cassa integrazione o in mobilità, condizioni occupazionali precarie e mal retribuite sono alcuni dei fattori che possono condurre persone e famiglie – fino a quel momento in condizioni di stabilità – a non avere più le risorse economiche necessarie per mantenere un’abitazione. Inoltre momenti di temporaneo disagio possono condurre, se non gestiti, a situazioni di emergenza abitativa, come dimostrano i dati sugli sfratti per morosità incolpevole – causati dal ritardo o dal mancato pagamento del canone – enormemente cresciuti negli ultimi anni. È per rispondere a queste problematiche che la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha avviato il progetto “Emergenza Casa”. L’iniziativa, lanciata in via sperimentale lo scorso anno, sarà replicata anche nel 2013. La Fondazione ha aumentato, portandolo a 750mila euro, il budget annuale a disposizione e ha recentemente sottoscritto una convenzione per la realizzazione del progetto con i sette maggiori Comuni della provincia di Cuneo (Alba, Bra, Cuneo, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano), quattro altri Comuni del territorio (Borgo San Dalmazzo, Boves, Busca e Racconigi), i consorzi socio-assistenziali di riferimento e le Caritas diocesane e interparrocchiali delle stesse città. “Emergenza Casa” si rivolge a famiglie (di diritto o di fatto), con figli o parenti a carico, che vivono in affitto e hanno difficoltà a sostenere i costi abitativi a causa delle conseguenze della crisi economica; ma anche famiglie che si trovano in situazioni di sfratto o sono rimaste senza casa. Per ciascuno di questi due gruppi di famiglie l’iniziativa ha previsto una forma di intervento. Per le famiglie in difficoltà con l’affitto la Fondazione ha scelto l’erogazione di contributi una tantum (fino a 1.500 euro). Per assegnarli la procedura è questa: i Comuni pubblicano un avviso per raccogliere le domande; le Commissioni locali per l’emergenza abitativa, composte dai Comuni coinvolti, Caritas, Consorzi socio-assistenzali e Fondazione, valutano e scelgono le famiglie destinatarie del sostegno in base a criticità specifiche e alla condizione economica; il contributo viene erogato direttamente ai proprietari degli immobili, solo a seguito della sottoscrizione di “Patti di solidarietà” (ovvero l’impegno a non attivare ingiunzioni di sfratto per almeno 6 mesi e informare la Commissione di eventuali morosità o altre problematiche). Sono ben 267 i contributi erogati su 900 domande pervenute. Per le famiglie che hanno già ricevuto lo sfratto, l’iniziativa della Fondazione Crc prevede di intervenire potenziando l’offerta di accoglienza temporanea, ovvero co-finanziando la ristrutturazione di locali di proprietà di enti pubblici o privati destinati a residenze temporanee (16 le ristrutturazioni in atto) e attivando due appositi fondi di garanzia in favore dei proprietari degli immobili disponibili a locarli a condizioni di particolare favore. A questo si aggiungono iniziative di accompagnamento individualizzato per i nuclei familiari in difficoltà. «La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo promuove interventi che mettono a disposizione del territorio risorse e opportunità per far fronte ai crescenti disagi sociali causati dalla crisi – ha commentato Ezio Falco, presidente della Fondazione Crc –. L’esperienza del primo anno ha dimostrato in modo evidente che il tema della casa rappresenta un problema di straordinaria attualità per la nostra provincia e che solo attraverso la collaborazione tra gli enti del territorio, in questo momento di generale riduzione delle risorse disponibili, è possibile dare una risposta costruttiva e rapida alle persone e alle famiglie in difficoltà».