È ancora troppo poco diffusa la consapevolezza della rapidità con la quale scompaiono i documenti digitali che registrano le variegate tracce delle esperienze e delle attività dei singoli individui e delle comunità del mondo contemporaneo. Per questo è indispensabile che sia diffuso con maggior forza l’allarme lanciato dagli esperti di tutto il mondo che, da tempo, stanno studiando il preoccupante fenomeno della rapida obsolescenza delle memorie conservate negli archivi digitali. Senza adeguati provvedimenti, in un tempo misurabile in pochissimi anni, queste ingenti risorse risulteranno infatti inaccessibili, con danni enormi per l’intero genere umano. Oggi il 90% dell’informazione viene prodotta direttamente in formato digitale ed è reale il rischio di perdere gran parte della documentazione prodotta fino agli anni Ottanta dello scorso secolo. La messa a fuoco delle strategie più efficaci per evitare questo drammatico scenario, in particolare nel delicato settore delle memorie digitali relative alle attività culturali e al patrimonio dei beni culturali, è stata al centro della conferenza sulla conservazione delle memorie digitali “Trusted Digital Repositories & Trusted Professionals” che si è svolta l’11 e il 12 dicembre al Cenacolo di Santa Apollonia a Firenze, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Rinascimento Digitale (FRD) in collaborazione e con il determinante sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, assieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla Library of Congress, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, considerata la più importante istituzione culturale del pianeta. Vi hanno collaborato prestigiose istituzioni italiane e straniere che sono intervenute con autorevoli relatori. Altri partner che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento sono stati, tra gli altri, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, Agenzia per l’Italia Digitale, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Polo Museale della Città di Firenze, Università di Firenze, Istituto Universitario Europeo, Data Seal of Approval (DSA), Network of Expertise in Long-term STOrage of Digital Resources (NESTOR), Digital Preservation Coalition (DPC), Associazione Italiana Bibliotecari (AIB), UNESCO. La manifestazione ha favorito un confronto di altissimo livello (oltre 30 i relatori da tutto il mondo e più di 200 i partecipanti). Si è conclusa con l’impegno, da parte delle istituzioni presenti, a elaborare nuove forme di conservazione a lungo termine che impediscano ogni forma di manipolazione e possano essere utilizzate da singoli e da istituzioni. Firenze è già all’avanguardia in questo campo con progetti fortemente innovativi a cui guarda tutta l’Europa e che sono stati illustrati durante i lavori. Nel capoluogo è infatti nata nel 2004, per iniziativa dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione Rinascimento Digitale che ha, tra i suoi scopi, proprio l’elaborazione di tecniche di conservazione a lungo termine ed è partner di importanti progetti europei e internazionali. I lavori del convegno sono stati preceduti e seguiti da tre giornate dedicate alla sensibilizzazione e alla formazione degli operatori dei beni culturali, con particolare attenzione alle risorse umane del territorio regionale.