Ager – Agroalimentare e Ricerca è un’iniziativa patrocinata dall’Acri e realizzata da 13 Fondazioni di origine bancaria, che hanno messo a disposizione complessivamente 27 milioni di euro, da spendere in tre anni, per finanziare progetti di ricerca selezionati tramite bandi e scelti secondo criteri di peer review. L’iniziativa nasce dall’idea che in campo agroalimentare il nostro Paese ha posizioni di leadership che meritano di essere consolidate e rafforzate e che la capacità di innovazione è imprescindibile per perseguire un tale risultato. In questi anni Ager ha finanziato 16 progetti, raggruppabili in quattro diversi comparti: ortofrutticolo, in particolare per ricerche nel campo di melo, pero, frutta e verdura pronte per il consumo; cereali, per studi su grano duro e riso; vitivinicolo, dalla viticoltura all’enologia; zootecnico, in particolare la filiera del suino. I risultati han cominciato a vedersi già nel secondo semestre del 2013. Per esempio, il progetto “From Seed to Pasta” (coordinato dalla Società Produttori Sementi di Bologna) tra le altre cose è riuscito ad avviare l’iter per la brevettazione di un sistema atto alla produzione di pasta con elevate caratteristiche nutrizionali. Il progetto “InnovaPero” (capofila l’Uni versità di Bologna) ha messo a punto soluzioni per una pericoltura più sostenibile, controllando le malattie e gli insetti, migliorando la qualità del prodotto finale, attraverso una raccolta per classi di maturazione omogenee, e aumentando la conservabilità dei frutti dopo la raccolta. Il 2013 ha visto anche la conclusione del progetto “Serres” (coordinato dal l’Uni – versità degli Studi di Milano) che è dedicato alla viticoltura sostenibile e porterà alla produzione su larga scala di quattro nuovi portinnesti, che conferiranno alle viti da vino caratteristiche di resistenza a siccità, calcare e salinità. Altri due progetti sono giunti a conclusione nei primi mesi del 2014. Uno (coordinato dall’Università degli Studi di Padova) ha tenuto fede al suo titolo “Sostenibilità produttivo-ambientale, qualitativa ed economica della filiera frumento duro”, portando a interessanti risultati in merito all’impiego di una concimazione azotata più razionale e alla produzione di una pasta “eco-friendly”. L’altro, “Seespig” (coordinato dall’Università degli Studi di Milano) dedicato alla gestione dei reflui suini, ha portato a sviluppare un sistema di supporto alle decisioni degli allevatori in grado di suggerire soluzioni tecnologiche e gestionali sostenibili a livello aziendale e territoriale, a fronte di una normativa ambientale sempre più stringente. L’ultimo progetto finanziato nell’ambito di Ager si concluderà il 31 luglio 2015. Peraltro, alla luce di quest’esperienza positiva, alcune Fondazioni hanno deciso di proseguire con questa iniziativa sottoscrivendo, a fine marzo, un nuovo accordo di partenariato che vede il coinvolgimento di un nuovo gruppo di Fondazioni, un po’più ristretto rispetto al precedente, ma geograficamente più ampio (Fondazioni: Cariplo, Padova e Rovigo, Cuneo, Modena, Parma, Udine e Pordenone, Sardegna, Teramo, Bolzano e Fon dazione con il Sud), che le mette in rete attraverso un’Associazione Temporanea di Scopo per ottimizzare gli investimenti. Da qui a fine anno le Fondazioni saranno impegnate a definire i nuovi settori di intervento. La scelta sarà quella di dare sostegno a campi diversi rispetto a quelli della precedente edizione, ma pur sempre importanti nel contesto agroalimentare italiano, tenendo in forte considerazione i fabbisogni specifici della ricerca scientifica e avendo a disposizione un nuovo budget di oltre 7 milioni di euro.