ACMOS APS, Torino
ACMOS APS è un’associazione nata a Torino nel 1999 per promuovere la partecipazione collettiva e responsabile di adolescenti e giovani nei propri territori, attraverso la cittadinanza attiva, la giustizia sociale e la democrazia. È un’organizzazione apartitica e aconfessionale che gestisce beni confiscati alla criminalità, trasformandoli in spazi di comunità e impegno civile. Si occupa di: educazione e cittadinanza attiva, coabitazione solidale e riutilizzo di beni confiscati, e cittadinanza europea.
Nel quartiere torinese di Barriera di Milano, Casa ACMOS incarna da oltre vent’anni una forma concreta di cittadinanza attiva. Promossa dall’associazione ACMOS APS, realtà fondata nel 1999 e radicata nel territorio piemontese, la Casa rappresenta un laboratorio permanente di convivenza, partecipazione e responsabilità collettiva. L’associazione, che aderisce alla rete nazionale di Libera, opera sui temi della democrazia e della giustizia sociale, trasformando beni confiscati alla criminalità in spazi di comunità. Nata nel 2002, Casa ACMOS è uno spazio residenziale e interculturale dove la vita quotidiana diventa strumento educativo. Accoglienza, formazione permanente, sostenibilità ambientale e gestione nonviolenta dei conflitti sono pratiche vissute, non semplici principi teorici. Le settimane comunitarie, i percorsi di educazione non formale e le attività di accoglienza permettono ai giovani di sperimentare modelli di vita alternativi, fondati sulla condivisione e sulla partecipazione. Il protagonismo giovanile è strutturale. La gestione è affidata a un’équipe di giovani animatori tra i 18 e i 25 anni che vivono stabilmente nella Casa, pianificano le attività e accompagnano gruppi di coetanei. In questo modello, gli under 35 sono al tempo stesso educatori e destinatari del percorso, alimentando un processo virtuoso di co-educazione. I risultati sono tangibili: settimane comunitarie con gruppi scolastici e scout, eventi pubblici aperti al quartiere, percorsi di coabitazione solidale e un impegno costante contro lo spreco alimentare, con la redistribuzione settimanale di centinaia di chili di cibo. La replicabilità del modello ha portato alla nascita della rete nazionale “We Care”, che diffonde l’esperienza dei Gruppi di Educazione alla Cittadinanza in tutta Italia. Casa ACMOS dimostra che abitare insieme può diventare un potente atto politico ed educativo.

Associazione Afroveronesi, Verona
Afroveronesi è un’associazione di giovani afrodiscendenti, nati o cresciuti a Verona, che promuove inclusione, consapevolezza e dialogo interculturale, creando occasioni di incontro tra culture e generazioni. L’associazione lavora per contrastare stereotipi e discriminazioni, favorendo la rappresentanza e la partecipazione dei giovani afrodiscendenti alla vita culturale e civica della città
Afroveronesi Summer Festival non si limita a proporre intrattenimento, ma si configura come un laboratorio di partecipazione e un ponte interculturale
L’Associazione Afroveronesi rappresenta una delle esperienze più significative di protagonismo giovanile e inclusione interculturale. Fondata e gestita da giovani afrodiscendenti nati o cresciuti nel capoluogo veneto, l’associazione opera con un obiettivo chiaro: contrastare discriminazioni e stereotipi, rafforzando la partecipazione civica e culturale delle nuove generazioni. Un impegno che si riflette anche nella sua governance, composta interamente da under 35. Da questa visione nasce l’Afroveronesi Summer Festival, evento gratuito che va oltre la dimensione dell’intrattenimento per configurarsi come un vero laboratorio di coesione sociale. Attraverso spettacoli, talk, sport, danza inclusiva e workshop, il Festival costruisce occasioni di dialogo autentico tra le diverse comunità del territorio. Il suo valore risiede nell’approccio partecipativo: il programma è frutto di un percorso di ascolto e co-progettazione che ha coinvolto giovani afrodiscendenti e cittadinanza veronese, dando forma a uno spazio condiviso di espressione e consapevolezza. Elemento distintivo dell’iniziativa è la valorizzazione dei talenti afrodiscendenti, spesso esclusi dai circuiti culturali tradizionali. Artisti, artigiani, imprenditori e realtà associative trovano nel Festival una vetrina capace di generare nuove narrazioni, superando marginalità e pregiudizi. Sport e arti performative diventano strumenti potenti per abbattere barriere culturali e favorire l’incontro. Il ruolo degli under 35 è centrale in ogni fase: dalla mappatura dei bisogni alla gestione operativa. Giovani peer educator coordinano attività e workshop, trasformando il Festival anche in un’opportunità formativa. I numeri della prima edizione confermano l’impatto: oltre 1.000 partecipanti, più di 150 giovani coinvolti, una rete interculturale rafforzata e collaborazioni con enti locali e partner nazionali e internazionali. Un progetto che dimostra come la cultura, se guidata dai giovani, possa diventare strumento di trasformazione sociale.

Flood APS, Mordano (Bo)
Flood è un’associazione nata a Mordano (Bologna) nel 2021 per creare un centro di aggregazione giovanile gratuito e inclusivo in cui i giovani possano incontrarsi, studiare, organizzare attività culturali e sentirsi parte di una comunità attiva e accogliente. Così è nato Centro Giovani Flood, un progetto di rigenerazione sociale che offre spazi condivisi come aula studio, co-working, sala prove e studio di registrazione
Vogliamo vivere Mordano non solo come “dormitorio”, ma come comunità: un luogo sicuro dove crescere, partecipare e prendersi cura del territorio
A Mordano, in provincia di Bologna, il Centro Giovani Flood nasce come risposta concreta a un bisogno diffuso: uno spazio gratuito, inclusivo e autogestito per le nuove generazioni. Fondato nel 2021 dall’associazione Flood APS, interamente guidata da under 35, il progetto si propone come “terzo luogo”, distinto dalla casa e dalla scuola, in cui i giovani possano incontrarsi, studiare e progettare il futuro. Il Centro è uno “young hub” multifunzionale che unisce socialità e servizi. Aula studio, co-working, sala prove e studio di registrazione convivono in uno spazio pensato per studenti, creativi e giovani lavoratori under 30. Accanto a questi ambienti, Flood offre supporti fondamentali: sportello psicologico, orientamento per scuola e lavoro, doposcuola, centri estivi e laboratori culturali. La filosofia del progetto si fonda sull’autogestione responsabile. Grazie a sistemi di accesso smart, i giovani gestiscono autonomamente gli spazi, assumendo un ruolo attivo nella cura del centro. Questa autonomia si accompagna a un forte radicamento territoriale, con eventi pubblici e attività intergenerazionali che coinvolgono l’intera comunità. Il protagonismo giovanile è totale: i giovani ideano, gestiscono e comunicano le attività, partecipando anche ai tavoli comunali sulle politiche giovanili. I risultati parlano chiaro: oltre 150 frequentanti abituali, 40 volontari, quasi 180 giorni di apertura annui e decine di iniziative ideate dai ragazzi. Flood si afferma così come modello di rigenerazione sociale, capace di trasformare un paese in una comunità viva e partecipata.

Change For Planet, Milano
Change For Planet è un’associazione di empowerment giovanile per il clima nata nel 2020 a seguito della prima Local Conference of Youth on Climate Change (LCOY) in Italia, organizzata nel 2019 da un gruppo di giovani, con il supporto delle Nazioni Unite. Da quell’esperienza è nata una comunità attiva e consapevole, oggi impegnata a dare voce, strumenti e opportunità alle nuove generazioni per affrontare la crisi climatica
La voce dei giovani impegnati per il clima è, prima di tutto, una forma di speranza collettiva e una spinta verso un futuro più giusto, resiliente e condiviso
Change For Planet nasce a Firenze nel 2020 dall’esperienza della prima Local Conference of Youth on Climate Change in Italia. Da allora, l’associazione si è affermata come punto di riferimento nazionale per l’empowerment giovanile sul clima, coinvolgendo centinaia di giovani e partecipando ai negoziati internazionali come osservatore. Il Climate Training Camp rappresenta il cuore operativo di questa visione. Si tratta di un percorso intensivo di educazione non formale, rivolto agli under 35, che combina formazione, partecipazione dal basso e azione concreta. Le due edizioni già realizzate hanno dimostrato la forza di questo tipo di iniziativa: la prima, a Firenze nel 2023, ha portato alla nascita dello Youth Activist Sounding Board; la seconda, nel 2024 a Castiglione della Pescaia, ha ampliato il coinvolgimento includendo anche studenti delle scuole. Workshop, tavole rotonde, “clean up” ambientali e attività immersive nella natura hanno permesso ai partecipanti di sviluppare competenze su sostenibilità, advocacy e comunicazione. Il percorso si è concretizzato nella stesura del “Partnership Agreement – Guida per la Sostenibilità”, documento condiviso che raccoglie proposte e impegni per la giustizia climatica. Il ruolo dei giovani è centrale: ideazione, facilitazione e gestione sono affidate agli under 35, selezionati tramite call pubbliche. Il Climate Training Camp ha attivato una rete stabile di giovani attivisti e dimostrato la sua replicabilità. In un contesto di crisi climatica globale, il progetto restituisce ai giovani un ruolo attivo, trasformando la preoccupazione in competenza e azione collettiva.

Oltre APS, Sanremo (Im)
L’associazione Oltre nasce nel 2020 a Sanremo con l’obiettivo di promuovere cultura, scambio e divertimento a misura di giovani under 30, rigenerando il tessuto culturale del Ponente ligure, un territorio con una delle età medie più alte d’Europa. Nel farlo, l’associazione, composta interamente da volontari, promuove accessibilità, sostenibilità e giustizia sociale. Scambi Festival è il principale progetto dell’associazione, un evento culturale e formativo nato per promuovere cittadinanza attiva e partecipazione
Scambi Festival ha l’obiettivo di creare spazi dove i giovani non solo partecipano, ma generano cultura e comunità
Nel Ponente ligure, territorio segnato da un progressivo invecchiamento della popolazione, l’associazione Oltre APS rappresenta una risposta innovativa e coraggiosa. Fondata nel 2020 a Sanremo e guidata interamente da under 30, l’associazione promuove spazi di scambio culturale e partecipazione giovanile. Lo Scambi Festival è il progetto simbolo di questa visione. L’edizione 2025, intitolata “Ricalcolo”, ha coinvolto centinaia di partecipanti e decine di giovani nella co-progettazione. Laboratori, concerti, tavoli di lavoro e cinema hanno animato il quartiere storico della Pigna, trasformandolo in un laboratorio a cielo aperto di rigenerazione culturale. Il festival unisce formazione, creatività e rigenerazione del quartiere storico “La Pigna”, favorendo la nascita di reti tra associazioni e cittadini. Le attività principali del festival sono: i “Labs”, esperienze interattive guidate da un ospite che coinvolge un gruppo di persone dalle più disparate età, per esplorare il tema dell’edizione corrente nelle sue molteplici sfaccettature; “Pinoli”, piccoli stand e incontri che spuntano in giro per la Pigna durante il festival; “Dissolvenze” è la sezione dedicata al cinema, da cui prende il nome il concorso per cortometraggi che invita registe e registi di tutto il mondo a presentare opere inerenti al tema di ciascuna edizione. L’intero staff è composto da giovani under 30 che curano ideazione, comunicazione, logistica e programmazione artistica. Ogni anno viene pubblicata un’open call per coinvolgere nuovi volontari e partecipanti ai laboratori. I giovani sono protagonisti in tutte le fasi: dalla definizione del tema all’organizzazione e gestione del festival.

Vicolo della Cultura APS, Napoli
Vicolo della Cultura è un’associazione giovanile nata a Napoli nel 2024, ma attiva dal 2020 come gruppo informale di giovani under 35. Ha una visione chiara: restare nel proprio territorio e trasformarlo attraverso la partecipazione delle giovani generazioni. L’associazione promuove infatti la rigenerazione urbana partecipata di vicoli e beni confiscati alla criminalità, trasformandoli in presidi di bellezza, legalità e aggregazione
Vicolo della cultura è la nostra risposta alla rassegnazione; è il nostro modo di dire che i giovani non sono il futuro: sono il presente, se si dà loro fiducia
A Napoli, Vicolo della Cultura APS nasce dalla volontà di un gruppo di giovani under 35 di rispondere al degrado urbano con un’azione concreta e partecipata. Dal 2020, e formalmente dal 2024, l’associazione lavora sulla rigenerazione di vicoli e beni confiscati alla criminalità, trasformandoli in presìdi di legalità e bellezza. Oggi, è una piattaforma di attivazione giovanile, che restituisce la voce e la responsabilità diretta ai giovani nei processi di cambiamento sociale, collaborando attivamente con scuole, università, enti locali e organizzazioni del Terzo settore e proponendo un modello replicabile in altri contesti urbani. Le iniziative consistono nella riqualificazione di vicoli e beni confiscati alla camorra – come quelli di Vico Montesilvano, Vico Buongiorno e Vicoletto Donnaregina – trasformati in musei di street art a cielo aperto, con edicole culturali, biblioteche di quartiere, installazioni artistiche e arredi eco-sostenibili. Non solo: l’associazione ha attivato anche un doposcuola, un corso di eco-design, un laboratorio di co-progettazione e uno di lettura partecipata, uno sportello d’ascolto psicologico e uno sportello legale. Il progetto è interamente ideato e coordinato da giovani under 35 con competenze in urbanistica partecipata, progettazione culturale, educazione e comunicazione sociale. Ogni attività si sviluppa in 4 fasi: l’ascolto del territorio attraverso sopralluoghi e confronti con residenti e scuole; co-progettazione partecipata con i residenti dei luoghi scelti e giovani artisti: architetti, artisti, designer, studenti, educatori; realizzazione condivisa delle attività programmate; visibilità, manutenzione e restituzione attraverso i social e l’organizzazione di eventi pubblici. L’iniziativa si distingue per la capacità di attivare energie giovanili, creare reti di prossimità, trasformare gli spazi urbani progettandoli con giovani under 35 e con la comunità, fornendo servizi e opportunità gratuite.

Futura APS, Francavilla al Mare (Ch)
Futura è un’associazione nata a Francavilla al Mare (in provincia di Pescara, Abruzzo) nel 2021 per dare vita a un vero spazio di aggregazione giovanile. L’associazione è infatti il risultato di una co-progettazione con l’amministrazione comunale per gestire Zona Futura, un centro pensato per ragazze e ragazzi dai 16 ai 30 anni, in un territorio che storicamente offriva pochi spazi e opportunità a loro dedicate
Le attività di Zona Futura nascono da un processo partecipato permanente, basato su ascolto, coprogettazione e continua attivazione di risorse e reti
A Francavilla al Mare, Zona Futura rappresenta un esempio virtuoso di coprogettazione tra giovani e istituzioni. Nato nel 2021 dall’esigenza di creare uno spazio stabile per i ragazzi dai 16 ai 30 anni, il centro è gestito dall’associazione Futura APS, composta interamente da under 35. Zona Futura nasce dunque proprio come spazio di partecipazione giovanile e innovazione sociale, con l’obiettivo di costruire un punto di riferimento stabile per i giovani del territorio, favorendo il protagonismo, la creatività e l’impegno civico. Attraverso un approccio basato sulla coprogettazione, la condivisione di competenze e la valorizzazione delle diversità, promuove percorsi formativi, culturali e di cittadinanza attiva, trasformando le idee dei giovani in esperienze concrete di cambiamento sociale e territoriale. Dal 2021, le attività di Zona Futura si sviluppano infatti con un approccio partecipativo e dinamico, fondato sull’autogestione e la responsabilizzazione delle giovani generazioni. Un gruppo di circa 40 giovani contribuisce alla programmazione e alla gestione quotidiana, operando in modo flessibile per ciascuna iniziativa. Per ogni attività vengono individuate tre figure chiave: un coordinatore per la progettazione, un referente amministrativo per la gestione economica e un referente comunicazione per la promozione e i contenuti. Le attività si articolano in laboratori di podcasting (“Giovani Voci in Onda”), videomaking, fotografia, scrittura creativa, musica e redazione del “NewZpaper”; percorsi formativi su BLS (Basic Life Support), orientamento e imprenditorialità; eventi culturali e sportivi, cineforum, serate musicali e tornei su spazi rigenerati; progetti di rigenerazione urbana e uno sportello psicologico gratuito. Tra gli appuntamenti di maggiore rilievo figurano gli “Stati Generali delle Politiche Giovanili” (2022), “Shock Wave Festival” (2022) e “Giovani Changemakers” (2024).

Dalla rivista Fondazioni dicembre 2025



