La parola disabilità è composta da due parti, il prefisso verbale e nominale “dis” (dal latino), che rovescia il senso buono o positivo della parola a cui si prefigge, e la parola “abilità” che indica la capacità di compiere una determinata attività. Dunque, dis-abilità letteralmente assume il significato di “mancata abilità”. Con questo termine, però, si deve evidenziare che la disabilità non è una caratteristica della persona, ma un problema che nasce dal rapporto tra l’individuo e l’ambiente in cui vive. Questo deve spronare a intervenire su questo ambiente per contribuire a rimuovere gli ostacoli, materiali e immateriali, che le persone con disabilità si trovano davanti nel pieno sviluppo della loro personalità e nel poter contribuire alla crescita dell’intera società.
Per approfondire il tema, come al solito, abbiamo raccolto diversi contributi. A partire dall’editoriale di Fabrizio Acanfora, divulgatore, scrittore e docente universitario, che ha spiegato come il discorso sulla disabilità abbia bisogno di un rinnovamento che metta al centro la persona disabile non più come fruitrice di un’inclusione paternalistica ma come parte attiva della propria vita nella società. Abbiamo proseguito con un’intervista al Ministro per la disabilità, Alessandra Locatelli, che ha parlato di inserimento lavorativo, caregiver e del contributo delle associazioni e del Terzo settore sul tema. Abbiamo intervistato Dario Ianes, professore di Pedagogia e didattica speciale all’Università di Bolzano, sul tema della scuola e dell’inclusione educativa. Valentina Perniciaro ha raccontato la sua storia e quella della Fondazione Tetrabondi, Antonio Giuseppe Malafarina si è soffermato sul tema del “dopo di noi” mentre Jacopo Melio ha risposto alle nostre domande sulla necessità un linguaggio più inclusivo.
Oltre al tema di copertina, troverete in questo numero approfondimenti su l’impegno delle Fondazioni sul tema dell’arte e della cultura, a partire da un’intervista ad Donatella Pieri, presidente della Commissione per i Beni e le Attività culturali di Acri
Infine sulla rivista è ospitato un articolo scritto da Eleonora Camilli per Redattore Sociale nell’ambito del reportage “Una via sicura” realizzato in collaborazione con Acri sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti
Per chiudere, alcune notizie dai territori sui progetti delle Fondazioni.
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