Testimonianza di Paolo Lombardo
per Fondazioni giugno 2025
Paolo Lombardo è responsabile della Direzione Cooperazione Internazionale e Finanza per lo Sviluppo di CDP
In un mondo in cui le sfide globali si intrecciano sempre più con le priorità nazionali, la cooperazione internazionale è diventata una leva strategica per rafforzare relazioni, promuovere stabilità e generare valore condiviso. È in questo scenario che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha progressivamente esteso il proprio raggio d’azione, affiancando alla missione istituzionale un impegno crescente nei confronti dei paesi partner della cooperazione. Non si tratta solo di finanziare progetti in settori strategici, ma di contribuire alla costruzione di partenariati solidi, durevoli e orientati all’impatto, capaci di valorizzare le competenze italiane e rafforzare la presenza del sistema Paese nei contesti di maggiore rilevanza geopolitica. CDP è una delle banche di sviluppo più antiche del mondo e conta su un patrimonio consolidato di circa 480 miliardi di euro. Fondata nel 1850, CDP ha assunto il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione e nell’ultimo decennio ha ampliato la propria operatività concentrandosi sempre più su una dimensione internazionale. Con la Legge 125/2014, infatti, CDP ha acquisito il ruolo di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione internazionale allo Sviluppo, promuovendo il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e favorendo l’attuazione degli indirizzi strategici di politica estera dell’Italia. In questa veste CDP opera in favore dei Paesi Partner della Cooperazione italiana (Paesi della lista OCSE-DAC destinatari degli Aiuti Pubblici allo Sviluppo) per supportare l’implementazione di progetti sostenibili a elevato impatto economico, ambientale e sociale, sia in ambito pubblico che privato.
“La cooperazione internazionale è diventata una leva strategica per rafforzare relazioni, promuovere stabilità e generare valore condiviso. È in questo scenario che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha progressivamente esteso il proprio raggio d’azione, affiancando alla missione istituzionale un impegno crescente nei confronti dei paesi partner della cooperazione.”
L’attività di CDP si sviluppa in stretto coordinamento con i principali attori della Cooperazione Italiana (MAECI, MEF e AICS) e in sinergia con le più importanti istituzioni finanziarie per lo sviluppo europee e internazionali (e.g. BEI, Gruppo Banca Mondiale). CDP opera attraverso un ampio spettro di strumenti finanziari e di forme tecniche di intervento che vanno dai finanziamenti di medio-lungo termine, alle garanzie, dalla partecipazione a fondi di equity o debito alla strutturazione di programmi di assistenza tecnica, utilizzando sia risorse proprie (risorse iscritte a bilancio CDP che derivano principalmente dal risparmio postale) sia risorse pubbliche nazionali, europee o internazionali.
CDP infatti gestisce fondi pubblici destinati alla cooperazione internazionale attraverso due principali strumenti: il Fondo Italiano per il Clima che, con una dotazione di 4,4 miliardi di euro, rappresenta il principale strumento nazionale per perseguire gli impegni dell’Italia nell’ambito degli accordi internazionali su clima e ambiente e la più rilevante misura di intervento con cui CDP contribuisce al Piano Mattei per l’Africa; e il Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo, il primo strumento finanziario a servizio della Cooperazione italiana, con una dotazione di circa 5,2 miliardi di euro.
CDP inoltre gestisce risorse comunitarie per interventi di cooperazione utilizzabili prevalentemente sotto forma di garanzie e contributi a fondo perduto.
Le risorse mobilitate da CDP in favore di interventi per la cooperazione internazionale allo sviluppo ammontano a oltre 4 miliardi di euro, di cui una parte crescente nel continente africano (oltre il 50%) in settori strategici quali l’agricoltura e la sicurezza alimentare, l’acqua, l’energia, le infrastrutture sostenibili e il sostegno all’occupazione locale. Le iniziative progettuali sostenute da CDP sono oggetto di una valutazione integrata, che considera sia il profilo economico-finanziario, sia gli impatti potenziali – ambientali e socio-economici – generati lungo l’intero ciclo di vita dell’intervento, con l’obiettivo di garantire la coerenza con i principi della finanza sostenibile e orientare le risorse verso interventi capaci di generare cambiamenti duraturi. La valutazione è condotta sulla base di un framework proprietario, allineato ai principali standard internazionali. A conferma del rinnovato impegno di CDP nel ruolo di Istituzione Finanziaria italiana per la Cooperazione internazionale allo Sviluppo, il Piano strategico 2025-2027 di CDP individua uno specifico pilastro dedicato allo sviluppo internazionale, puntando al rafforzamento del posizionamento di CDP nel contesto europeo e globale e potenziando l’azione di sostegno di CDP al sistema Italia per il consolidamento delle relazioni con i Paesi strategici della cooperazione italiana. Con una visione integrata e strumenti finanziari mirati, CDP si afferma così come un attore di primo piano nella nuova architettura dello sviluppo, dove la cooperazione rappresenta non solo una responsabilità istituzionale, ma anche una leva per l’interesse strategico del Paese.
Dalla rivista Fondazioni aprile – giugno 2025