I cammini sono tornati in auge negli ultimi anni in Italia, sulla scia del grande successo del Cammino di Santiago che ha portato a riconsiderare i numerosi e più remoti itinerari che attraversano il Paese, anche alla luce della preferenza per un turismo più lento e sostenibile. Una tradizione antica, quella del cammino, che ricalca spesso le tappe dei pellegrinaggi di matrice religiosa e non solo, oggi sembra dimostrare di avere anche potenzialità innovative perché capace di conciliare la rivitalizzazione delle aree interne, il collegamento e la creazione di rete fra i territori sullo stesso itinerario e la promozione di una fruizione turistica etica e più sostenibile. Possono i cammini rappresentare modelli di sviluppo per i territori? Come valorizzarli? Quale ruolo possono avere le comunità locali? Con queste domande a fare da guida, abbiamo esplorato il tema attraverso le cinque lenti della rivista Fondazioni: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere, Raccontare.
La rivista si apre con l’editoriale del Direttore Giorgio Righetti che distingue il cammino dal viaggio.
Per Conoscere partiamo con un’intervista a Rossella Moscarelli, ricercatrice al Politecnico di Milano, che ha spiegato come la marginalità sia frutto di relazioni squilibrate tra i luoghi e che i cammini, come altri progetti che generano relazioni di maggiore equilibrio, possono contrastarla. La testimonianza è a firma di Massimo Bottini, delegato Italia Nostra, che propone un approccio lento e consapevole al viaggio in contrapposizione alla frenesia moderna.
Passando alla sezione Fare, abbiamo intervistato Davide Nanna, fondatore di Cammini d’Italia, che vede nel ritorno ai cammini una risposta a un bisogno della nostra società. La testimonianza è di Alessia Marsigalia, presidente dell’Associazione Slow Ride Italy, che ha pensato e gestisce la Via delle Sorelle, che collega Brescia e Bergamo, attraversando 30 comuni.
La sezione Immaginare si apre con l’intervista a Giacomo Zanolin, professore di Geografia presso l’Università di Genova, che ha sottolineato il potenziale educativo dei cammini, che possono aiutare gli italiani a scoprire e comprendere in profondità il loro territorio. La testimonianza è a cura di Nazario Nesta, che ha camminato per oltre 20mila km lungo i perimetri delle penisole italiane e iberiche, documentando le sue esperienze sui social.
La sezione Vedere, attraverso le immagini, presenta alcune sperimentazioni incentrate sui cammini promosse dalle Fondazioni.
Infine, per Raccontare, siamo stati nel territorio del Gran Sasso Velino a conoscere “Paesi Narranti – A passi di vita”, un progetto di sviluppo territoriale delle aree interne, che nasce da un’iniziativa sostenuta da Fondazione Carispaq.
Buona lettura!