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Un cambiamento culturale necessario | Simona Torre

Testimonianza di Simona Torre
per Fondazioni dicembre 2023

Simona Torre è direttore generale di Fondazione Italiana Accenture, una fondazione d’impresa nata nel 2002 come espressione della responsabilità sociale di Accenture Italia, con l’obiettivo di promuovere iniziative a elevato impatto sociale, valorizzando il ruolo dell’innovazione tecnologica.

La transizione digitale rappresenta l’opportunità per un vero e proprio cambiamento culturale, poiché è l’occasione di ripensare la maggior parte delle azioni che svolgiamo abitualmente alla luce delle numerose e diverse possibilità offerte dalle tecnologie digitali. Questo vale per i singoli cittadini, per le aziende, ma anche per le organizzazioni del Terzo settore che, prima degli strumenti digitali, è fondamentale acquisiscano consapevolezza e mindset digitali. Per questo, Fondazione Italiana Accenture, che è espressione di un’azienda multinazionale che vede nel digitale una componente cruciale per il Paese, promuove la cultura digitale nelle organizzazioni del Terzo settore. Meno di due anni fa abbiamo rilanciato l’ultima versione di “idea360” (idea360.com), una piattaforma digitale, frutto di un processo di co-progettazione in continuo svolgimento, per le organizzazioni non profit e profit affinché possano gestire attività “tradizionali” come bandi, call, espressioni di interesse, programmi di formazione e altro, in modalità completamente digitale e quindi veloce, accurata, sicura. E soprattutto, consente di raccogliere, organizzare e analizzare grandi quantità di dati che possono essere fonte preziosa per progettare gli interventi successivi. Oltre a questo, la Fondazione è impegnata su attività di formazione e di accompagnamento al lavoro di giovani in condizioni di fragilità, o di svantaggio dovuto a disabilità, disagio psichico o background migratorio.

“La transizione digitale rappresenta l’opportunità per un vero e proprio cambiamento culturale, poiché è l’occasione di ripensare la maggior parte delle azioni che svolgiamo abitualmente alla luce delle numerose e diverse possibilità offerte dalle tecnologie digitale.”

Puntiamo a fornire loro le competenze digitali più richieste dal mercato del lavoro e li accompagniamo nella ricerca di occupazione. Rientra in questo campo la collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale, che ha selezionato e finanziato il progetto “ReadyForIT+” (readyforitplus.it), all’interno del bando Onlife, presentato in partnership con Fondazione Vodafone Italia. Inoltre, Fondazione Italiana Accenture accompagna la crescita e la diffusione, nel nostro Paese, dell’imprenditoria sociale, sempre privilegiando i progetti che puntano sull’utilizzo consapevole della tecnologia digitale. Lo facciamo attraverso bandi – realizzati in collaborazione con altre fondazioni, imprese, università – e, in alcuni casi, investiamo ed entriamo nel loro capitale. È una nuova sfida, molto ambiziosa, a cui teniamo molto. In tutti i nostri interventi privilegiamo la costruzione di partenariati, più ampi ed eterogenei possibile perché crediamo nel valore intrinseco del lavoro di rete. Per esempio, nei nostri programmi di formazione, le associazioni del Terzo settore ci supportano nello scouting dei partecipanti, le APL ci aiutano nella selezione e nel placement, le aziende forniscono materiale o servizi per gli studenti… Infine, tendiamo a essere sempre più attenti alla sostenibilità finanziaria dei progetti che avviamo. A questo proposito stiamo sperimentando uno strumento innovativo di formazione che prevede un primo livello completamente gratuito per i partecipanti, mentre per accedere ai corsi di secondo livello è necessario sostenere un costo. Questo viene anticipato da Fondazione Italiana Accenture e dalle altre fondazioni partner (Fondazione Vodafone Italia, Fondazione Generali – The Human Safety Net, Fondazione Giordano dell’Amore Social Venture) sotto forma di prestito senza interessi, che lo studente restituirà con piccole rate non appena riesca a trovare un lavoro con una retribuzione superiore a una determinata soglia. Si tratta dell’Income Share Agreement: un sostegno diverso dalla tradizionale borsa di studio, che permette agli studenti di investire in modo consapevole sul proprio futuro. L’abbiamo avviato meno di due anni fa, ma già sta rivelando risultati soddisfacenti: tramite il passaparola molti giovani scelgono questo tipo di sostegno, consentendo a noi Fondazioni di moltiplicare l’impatto dei nostri interventi, innescando una sorta di fondo rotativo.

Dalla rivista Fondazioni settembre-dicembre