Nasce La via è una, un docu-film per raccontare la Via Vandelli e il territorio che attraversa realizzato da Giulio Ferrari, fisico teorico con la passione del cammino, che l’ha riportata alla luce dopo una lunga ricerca su documenti storici, corrispondenza epistolare attribuita al suo progettista Domenico Vandelli e antiche mappe. Il progetto è stato abbracciato dall’Associazione Carta Bianca e dalla Fondazione di Modena, che ha dato il via a un’azione propositiva di sistema con le fondazioni di origine bancaria di Lucca e Carrara per sostenere la produzione del documentario. A queste si sono aggiunti lungo la strada anche il Comune di Massa, l’Unione Terre di Castelli e l’Unione dei Comuni della Garfagnana.
La Via Vandelli – oggi al quarto posto tra i luoghi del cuore FAI – è stata progettata nel ‘700 dall’abate matematico Vandelli per collegare il Ducato di Modena alla Toscana e garantire agli Este l’accesso al mare. La strada attraversa due regioni, tre province e ventidue comuni ed è considerata la prima strada della modernità. Nei secoli la Via Vandelli è stata sopraffatta dall’urbanizzazione e cementificazione da una parte e dall’abbandono dall’altra.
Giulio Ferrari ha deciso di mettersi in cammino per riportare alla luce la “strada di casa”, determinato a ricostruire in modo scientifico il percorso originale progettato tre secoli prima. Ha poi realizzato un sito dedicato- www.viavandelli.com – riportando fortemente all’attenzione del pubblico la strada e il suo territorio.
Oggi la Via Vandelli, anche grazie al lavoro di Giulio Ferrari, vede aumentare costantemente il numero e l’apprezzamento delle persone che la percorrono a piedi e in bicicletta. Raccontare la sua impresa – affidata a Giulio Filippo Giunti che, con la collaborazione dello sceneggiatore Maurizio Dall’Acqua, dirigerà il documentario – è un’occasione per promuovere la via e il territorio che attraversa, e farla conoscere al sempre più? ampio pubblico di appassionati di cammini, natura e turismo lento.
Il progetto e? in fase di sviluppo: sono stati svolti alcuni sopralluoghi ed è in fase di scrittura la prima versione del soggetto. Le riprese verranno fatte a giugno 2023, la fase di post-produzione si chiuderà nell’autunno dello stesso anno. Tra i protagonisti del film anche l’Archivio di Stato di Modena, che collabora al progetto in quanto in linea con l’attività? di valorizzazione del patrimonio archivistico: nei suoi spazi saranno realizzate alcune riprese che avranno ad oggetto mappe e documenti riconducibili a Domenico Vandelli.
La partnership pubblico privato che sostiene il progetto del docufilm condivide l’importanza di un’operazione che, oltre a creare un ponte tra diverse realtà, permette di avere importanti ricadute sul territorio, in particolare su quello dell’Appennino tosco-emiliano e delle Apuane, offrendo nuovi stimoli al settore turistico dei luoghi coinvolti: alberghi, B&B e agriturismi che si trovano lungo la Via Vandelli, così come tour operator e guide turistiche.
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