la compagnia Opera Liquida, grazie alla Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera, apre per la prima volta il suo laboratorio-officina, per mettere a frutto l’esperienza maturata in tredici anni di attività all’interno del carcere e per soddisfare la necessità di un confronto scientifico con alcuni tra i più importanti atenei italiani.
La masterclass, intitolata “L’officina di Opera Liquida: un incrocio di sguardi tra teatro e accademia”, si svolgerà dal 24 al 26 novembre e sarà offerta a titolo gratuito a 30 studenti universitari, operatori e artisti.
Durante la tre giorni si alterneranno gli interventi di Ivana Trettel, regista e direttrice artistica di Opera Liquida, dei docenti dei laboratori di formazione professionale sui mestieri del teatro e delle persone detenute ed ex detenute che vi partecipano. Oltre agli approfondimenti degli esperti accademici sono previsti momenti di coinvolgimento attivo degli studenti. “Un tempo dedicato alla riflessione e al confronto di cui sentivamo l’esigenza – afferma Ivana Trettel – che sono certa porterà livelli di accrescimento e nuove suggestioni per tutti”.
Sempre presso la Casa di Reclusione Milano, per completare e sostenere la programmazione didattica, sono previsti due spettacoli di teatro carcere aperti anche al pubblico esterno.
Giovedì 24 novembre andrà in scena “Pinocchio”, della compagnia Corpi Bollati, fondata dagli ex detenuti attori e registi Carlo Bussetti e Antonio Fioramonte, testimonianza dell’evoluzione artistica e umana che la pratica teatrale porta nelle persone. Venerdì 25 novembre, sarà la volta di “Noi guerra! Le meraviglie del nulla”, di Opera Liquida. Un visionario lavoro di drammaturgia collettiva contro la guerra, con i testi dei detenuti e la regia di Ivana Trettel, scritto prima della pandemia e di drammatica attualità, con le opere ispirate alle celebri colate rosse ideate per lo spettacolo dall’artista cinetico Giovanni Anceschi a partire dalle sue “Tavole di possibilità liquide” del 1959.
L’iniziativa è sostenuta dall’8 per Mille Chiesa Valdese e dal progetto “Per Aspera ad Astra – come riconfigurare il carcere attraverso cultura e bellezza” promosso da Acri con il contributo di Fondazione Cariplo e altre dieci fondazioni di origine bancaria, con il Patrocinio del Comune di Milano.
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