Considerate le strutturali difficoltà degli Enti locali nel gestire le attività di assistenza sociale nelle comunità e l’inedita opportunità che le risorse del PNRR rappresentano, Fondazione Cariparo ha deciso di supportare gli Ambiti Territoriali Sociali del territorio (aggregazioni di Comuni che hanno l’obiettivo di pianificare e programmare i servizi sociali) nella presentazione di proposte di intervento nell’ambito del PNRR.
I territori delle province di Padova e di Rovigo hanno, infatti, superato la prima sfida delle manifestazioni di interesse e si trovano ora a elaborare i progetti di dettaglio e le loro finanziabilità in modo da attrarre fondi aggiuntivi del PNRR.
Il tempo a disposizione è poco, entro luglio le progettualità devono essere predisposte e contrattualizzate con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e così, entro dicembre, si potrà ottenere l’eventuale destinazione dei fondi.
In questa fase delicata, la Fondazione ha scelto di essere a fianco degli ATS mettendo a disposizione 183mila euro, con il supporto di Fondazione Zancan, per dare forma unitaria alle soluzioni progettuali della Missione 5 del PNRR, con modelli organizzativi e gestionali idonei ad assicurare agli ATS un’azione sussidiaria, efficace e sostenibile, che contribuirà a innovare il sistema territoriale di welfare nelle due province.
L’intervento è specificamente rivolto a 102 Comuni della provincia di Padova e 50 Comuni della provincia di Rovigo, per aiutarli a gestire efficacemente le risorse della Missione 5 nei 3 ATS della provincia di Padova e nei 2 ATS della provincia di Rovigo. Si tratta cioè di passare da 152 gestioni a 5 gestioni unitarie di tutti i servizi sociali, realizzando una grande innovazione.
All’interno del ruolo che le Fondazioni di origine bancaria si sono assunte con l’accordo siglato da Acri con il Ministero degli Affari regionali, Fondazione Cariparo ha inteso agire concretamente per contribuire a dare forma unitaria alle soluzioni progettuali dei Comuni delle due province di riferimento, favorendo l’adozione di modelli organizzativi e gestionali idonei che contribuiranno a innovare il sistema territoriale di welfare in maniera duratura.
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