La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna sostiene tre significative iniziative volte al recupero socio-economico della fascia appenninica bolognese, contribuendo alle attività degli enti territoriali che ogni giorno si impegnano per valorizzare le potenzialità delle cosiddette aree interne.
Corsi educativi e di orientamento, creazione di network internazionali di comunità, opportunità lavorative per persone che vivono in condizioni di marginalità: le tre iniziative finanziate dalla Fondazione, pur nella loro eterogeneità, hanno il comune obiettivo di innescare un concreto moto di sviluppo sociale, economico e culturale dei territori di riferimento, incentivando innovazione e attrattività per le nuove generazioni.
Il primo progetto, promosso dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, consiste nell’attivazione di corsi formativi e di orientamento dedicati alle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado a indirizzo agrario e agroalimentare, coinvolgendo circa 75 studenti. La seconda iniziativa è stata attivata da Cartiera, laboratorio di moda etica specializzato nella produzione di articoli di pelletteria di alta qualità e a basso impatto ambientale, e prevederà tre inserimenti lavorativi di un anno e due tirocini formativi della durata di sei mesi. Infine, Comunità Slow Food del Grano dell’Alto Appennino tra Bologna e Firenze, fondata nel 2019 per ridare valore economico, sociale e culturale alla coltivazione dei cereali di montagna e trasformare le antiche vocazioni del territorio in opportunità per il futuro, realizzerà un laboratorio itinerante incentrato sui metodi artigiani di panificazione, valorizzando il ruolo del fornaio e il sapere che impiega nel lavorare farine autoctone e non standardizzate.
«Riteniamo di fondamentale importanza impegnarci per promuovere uno sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e montani, affinché possano valorizzare le risorse di cui dispongono e avviare un nuovo e virtuoso rapporto di scambio con le aree metropolitane e di pianura. I progetti selezionati, in questo senso, costituiscono un vero e proprio ponte, tra vecchie e nuove generazioni, antichi mestieri e imprenditorialità innovative, tra comunità vicine e lontane che condividono obiettivi, buone pratiche e speranze per il futuro della collettività», commenta Giusella Finocchiaro, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
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Crediti foto: Francesco Guidicini