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Enactus, per un’imprenditoria giovane, innovativa e sostenibile

Finalmente un’occasione per imparare e mettermi davvero in gioco!», è il commento di Paolo Licata, giovane di 22 anni, che ha preso parte attivamente al progetto Enactus presso l’Università di Udine. Enactus Italia è un’iniziativa rappresentata da Marta Bertolai, Country Leader, sostenuta da Fondazione Caritro e Fondazione Trentino Università, che offre agli studenti universitari la possibilità di prendere parte a un percorso extracurriculare di apprendimento esperienziale per sviluppare lo spirito e le capacità imprenditoriali. In che modo? Stimolandoli a ideare e costruire progetti imprenditoriali sostenibili, che abbiano come ambito di riferimento gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’ONU e la sostenibilità economica, ambientale e sociale.

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Enactus offre agli studenti universitari
la possibilità di prendere parte a un percorso extracurriculare
di apprendimento esperienziale per sviluppare
lo spirito e le capacità imprenditoriali
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 Come ci racconta Licata, che ha preso parte a Enactus per tre anni, ogni Università è rappresentata dal proprio team, composto da studenti spesso provenienti da facoltà differenti, che si mettono in gioco per costruire un’idea progettuale da presentare a un tavolo di giudici esperti e rappresentanti di azienda. Il valore aggiunto dell’esperienza, infatti, è proprio la capacità di mettere in rete studenti (circa 300 coinvolti ogni anno), mondo accademico (21 Università in tutta Italia) e mondo del lavoro, in un percorso dove ognuna delle parti è coinvolta attivamente. Tra workshop formativi, programmi di mentoring e il supporto costante di Enactus Italia, le squadre presentano i loro progetti, e la vincitrice a livello nazionale partecipa alla competizione internazionale, la Enactus World Cup, che quest’anno si terrà a Puerto Rico. Enactus, infatti, è una realtà nata nel 1975 negli Stati Uniti e presente in 35 paesi che partecipano alla competizione finale con progetti valutati attraverso criteri internazionali: l’impatto, l’applicazione dei principi di business, il livello di innovazione e di sostenibilità.

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Enactus è una realtà nata nel 1975 negli Stati Uniti
e presente in 35 paese
che partecipano
alla competizione finale con progetti
valutati attraverso criteri internazionali:
l’impatto, l’applicazione dei principi di business,
il livello di innovazione e di sostenibilità
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Al di là di queste competizioni, come ci confida Paolo, «eravamo così tanto stimolati ed entusiasti che, se avessi vinto o perso poco importava; eravamo determinati a far diventare la nostra idea una vera realtà imprenditoriale». E così hanno fatto: oltre a vincere la competizione nazionale nel 2021, “Co2nvert”, così si chiama il loro progetto, oggi sta diventando una vera e propria start up. Con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale delle aziende, il progetto intende avviare un prototipo tecnologico capace di convertire l’anidride carbonica in etanolo, da poter utilizzare nel settore alimentare e della cosmesi. Con il sostegno costante del network di Enactus  degli esperti nel settore presso l’Università di Udine e dei professionisti delle aziende partner, anche internazionali, sono riusciti a costruire un semiprototipo, che secondo la metodologia TRL (Livello di Maturità Tecnologica) è stata convalidata in laboratorio e, dunque, potrà essere lanciata per iniziare il primo round di investimenti.

Un grande successo nel percorso della giovane squadra di Udine e una opportunità decisiva, come ci spiega Paolo Licata: «Prima mi sentivo molto limitato nelle mie competenze e impreparato ad affacciarmi al mondo del lavoro. Con Enactus, invece, ho avuto modo di scoprire le mie abilità e anche i miei punti più deboli, valorizzando così le prime e lavorando sui secondi. Ho inoltre conosciuto tantissime persone provenienti da tutto il mondo, potendo dialogare e confrontarmi con loro. Insomma, è stato un percorso di crescita ma soprattutto di consapevolezza, dal punto di vista professionale e umano». Motivi per i quali, nel suo futuro, vorrebbe a sua volta sostenere gli studenti e trasmettere i valori e tutto ciò che questa esperienza gli ha insegnato.

Intervista a Paolo Licata, Ceo & co-founder Co2nvert

 

Dal numero marzo – aprile della rivista Fondazioni, leggilo intero qui