Può un luogo d’ arte trasformarsi in uno spazio aperto ai più fragili? Sì, succede a Villa Zito, a Palermo, che, in attesa di riaprire al pubblico, si trasformerà in un Centro vaccinale dedicato a chi vive per strada e ha più di 60 anni.
Perché per chi vive in condizioni di indigenza e marginalità sociale, vaccinarsi può diventare molto difficoltoso. Villa Zito diventa così luogo di inclusione sociale, tutelando il diritto alla salute ma anche il diritto di accedere all’arte e alla cultura. Gli ospiti, infatti, potranno attendere il vaccino visitando la Villa, accompagnati degli operatori museali di Civita Sicilia.
Fondazione Sicilia aderisce così all’iniziativa “Accanto agli ultimi” – lanciata dal governo regionale, in collaborazione con il Comune e la Croce rossa italiana – dando il via alla sperimentazione proprio da Palermo.
“Un ritorno alla normalità non può non passare per una campagna vaccinale che tenga conto di tutti, senza alcuna distinzione. Per questa ragione– afferma il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – abbiamo deciso di aderire all’iniziativa lanciata dal governo regionale e di farlo a modo nostro, ribadendo la vocazione culturale di Villa Zito attraverso la narrazione dei suoi tesori“.
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