La pandemia ha aumentato la povertà educativa e a pagarne le conseguenze sono i più piccoli. Per frequentare la scuola ora è necessario collegarsi con un PC o un tablet e non in tutte le famiglie ce n’è uno, o più di uno se ci sono dei fratelli. Inoltre, per seguire la didattica a distanza ci vuole una connessione internet e qualcuno che sappia risolvere le difficoltà tecniche. Così con il lockdown, chi vive in una famiglia fragile, si è trovato con un ulteriore svantaggio e diversi non hanno potuto rispondere presente all’appello virtuale di maestre e professori. Ma restare fuori vuol dire mettere un’ipoteca sul futuro e aumentare le distanze con i compagni, creando uno svantaggio difficilmente recuperabile.
Presentato nel dicembre scorso, il progetto “Attivi subito sull’emergenza” (promosso da Fondazione Cariparma assieme a CSV Emilia e Consorzio Solidarietà Sociale per la fase operativa), prevedeva, sul versante scuola, iniziative per fronteggiare l’emergenza di molte famiglie nell’acquisto sia di materiale scolastico tradizionale sia di dispositivi utili alla didattica a distanza, affinché sempre meno studenti siano a rischio regressione e/o rischio abbandono dell’apprendimento.
“Attivi subito sull’emergenza” ha teso la mano a settantatré bambini e ragazzi che hanno ricevuto in dono un tablet, un portatile o un notebook.
Per arrivare alle famiglie è stato fondamentale il lavoro della rete dei Laboratori compiti di cui l’associazione LiberaMente è capofila. Sono stati loro a prendere contatto e consegnare i dispositivi alle scuole o alle famiglie che frequentano i dodici spazi compiti diffusi in città. I volontari si sono occupati anche di spiegare come si utilizzano i dispositivi, cosa non banale per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie. Le scuole che hanno chiesto supporto – soprattutto scuole dell’obbligo, in prevalenza del primo ciclo – sono state gli Istituti Comprensivi Toscanini, Parmigianino, Parma Centro, Bocchi, la Direzione Didattica Fratelli Bandiera e l’ITE Bodoni.
Come ha sottolineato Lara Lottici che per LiberaMente coordina i Laboratori Compiti, “è stato importante raggiungere proprio la fascia grigia, rispondendo al bisogno nascosto di tante famiglie. Molte di loro si sono trovate impreparate di fronte alla necessità di avere quei dispositivi che fino ad ora non erano ritenuti necessari. La capillarità dei Laboratori compiti e il nostro modo di operare, ci hanno permesso di raggiungere più facilmente queste realtà”.
“Guardo con grande soddisfazione agli esiti del progetto “Attivi subito sull’emergenza”, nato per fronteggiare alcune delle emergenze che la crisi pandemica, dal suo inizio, ha alimentato e aggravato – ha detto Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma. In particolare, la povertà economica che tante famiglie sono costrette ad affrontare, incide sulla capacità di tanti studenti di disporre sia del tradizionale materiale scolastico sia di quei dispositivi indispensabili alla didattica a distanza: la consegna di tali strumentazioni alle scuole affinché gli alunni in difficoltà ne possano beneficiare, si è rivelata un risultato importante per ridurre il divario scolastico, il rischio abbandono e rendere l’istruzione sempre più accessibile”.
“Anche il Centro Servizi per il volontariato CSV Emilia è coinvolto in “Attivi subito sull’emergenza” – ha dichiarato il direttore Arnaldo Conforti – un progetto più ampio che vuole contrastare la povertà nelle sue diverse forme. Insieme al Consorzio di Solidarietà Sociale, siamo stati il ponte che ha permesso di connettere Fondazione Cariparma alle associazioni del suo territorio. In questi giorni nei quali ci troviamo nuovamente in fascia rossa, questa azione assume nuovamente una grande rilevanza.”