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Insieme per promuovere iniziative a sostegno del territorio

Per rispondere ai nuovi bisogni sociali causati dalla pandemia e favorire la ripresa sociale ed economica nelle province di Padova e di Rovigo, Fondazione Cariparo e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un Protocollo triennale per sostenere, con fondi e azioni congiunte, 5 campi di intervento: arte e cultura, innovazione e ricerca, istruzione e formazione, occupazione e welfare.

I principali progetti sostenuti sono legati all’inclusione sociale delle categorie più deboli e con disabilità, alla formazione per disoccupati fino al loro inserimento lavorativo, alle attività di sostegno alle famiglie in difficoltà, alla promozione di eventi culturali e artistici, ai percorsi di ricerca sul Covid-19. Con riferimento a quest’ultimo ambito, lo scorso anno la Fondazione Cariparo ha promosso un bando di ricerca del valore di 3 milioni di euro, a cui Intesa Sanpaolo ha partecipato con 750mila euro.

Un impegno importante è anche quello che mira a creare un solido legame tra ricerca applicata e produzione, potenziando i benefici per entrambe, con il bando, promosso insieme a Università di Padova, Unismart e Assindustria Venetocentro, che nel 2021 mette a disposizione 12 borse per dottorati di ricerca in azienda a tema vincolato. Un’iniziativa del valore complessivo di 864mila euro, di cui 250mila messi da Fondazione e 110mila da Intesa Sanpaolo.

«Il periodo storico che stiamo attraversando – ha dichiarato Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo – ci impone di unire le forze per fare fronte da un lato ai nuovi bisogni generati dall’emergenza pandemica, dall’altro agli investimenti in quelle attività che possono generare effetti benefici nel prossimo futuro. Le risorse non sono infinite e diventa strategico focalizzare le priorità. Accomunati da una visione che pone al centro del nostro operato lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, con Intesa Sanpaolo abbiamo voluto dare un segnale di come si possa agire per il bene comune con interventi razionalizzati e mirati, avendo a cuore le persone che più di altre sono o potranno essere penalizzate da questa pandemia».

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