È stato presentato martedì 9 marzo, in diretta streaming il “Bando per le comunità educanti”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
“Il tema dell’educazione riguarda tutta la comunità, il Terzo settore ha un ruolo determinante nella realizzazione e progettazione di interventi”. Con queste parole Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini ha aperto i lavori dell’incontro di presentazione del nuovo bando di Con i Bambini “Per le comunità educanti”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. All’appuntamento, che si è volto in modalità on line, è intervenuto il ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi. “Il nostro Paese sta affrontando un momento difficile, che può essere superato soltanto lavorando insieme. Dobbiamo ricostruire un futuro per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, rimettere al centro la scuola e la comunità educante. Il Terzo settore deve poter svolgere un ruolo determinante in un Paese che si riconosce nella molteplicità della partecipazione alla vita collettiva, alla vita di una Repubblica che si ritrova nella Costituzione”.
Di seguito è disponibile il video della presentazione.
Per Marco Rossi-Doria, vicepresidente di Con i Bambini, intervenuto all’incontro “La scuola è un presidio della Repubblica, anche nei territori in cui non c’è niente rappresenta la speranza, in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo. Quando usciremo da questa fase sarà necessario un grande lavoro di recupero, non solo nelle materie scolastiche e nell’educazione, ma anche a livello emotivo, nella socievolezza, nella speranza. Troppi bambini – ha chiosato Rossi Doria – sono stati raggiunti in maniera intermittente. Serve una grande alleanza tra scuola, civismo educativo e comuni. Per curare, bisogna educare chi cura: è l’obiettivo del bando per le comunità educanti. Circolarità, prossimità, allargare l’alleanza alle famiglie, ai singoli cittadini, alle imprese, approfondire i temi, accordarsi su cosa fare e come farlo: noi finanziamo un bando perché le comunità educanti dentro e fuori la scuola possano raccordarsi per superare i prossimi mesi. I ragazzi hanno fatto grandi esperienze di resilienza, difficoltà, conoscenza, hanno imparato che si può imparare insieme, tra ragazzi ma anche tra le diverse generazioni. È un valore che non dobbiamo perdere”.