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Fondazione Nazionale delle Comunicazioni

La Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, per fronteggiare la prima ondata di emergenza sanitaria da COVID-19, ha soddisfatto tutte le richieste di aiuto pervenute presso i propri Uffici, tranne quelle di dubbia concretizzazione, erogando una somma complessiva di € 65.000.

I contributi erogati hanno sostenuto la realizzazione di progetti in aiuto a categorie svantaggiate, per l’acquisto di strumentazione sanitaria, di azioni di primo soccorso, di assistenza psicologica e legale a distanza.

Aiuto a categorie svantaggiate

La collaborazione con INTERSOS ha permesso di attivare nell’immediato, e cioè in piena emergenza pandemica, misure urgenti di soccorso ai senza fissa dimora e/o in condizione di esclusione sociale, residenti negli insediamenti informali della città di Roma.

Il lavoro svolto dall’Unità Mobile di Intersos, con a bordo un team di medici, è stato notevolmente intensificato nei luoghi di aggregazione informale e presso le stazioni per assicurare l’informativa, l’accesso alle cure ed ai servizi di assistenza sanitari, l’individuazione precoce di casi sintomatici, tutto al fine di garantirne la tutela della salute e sostenere il Sistema Sanitario Regionale.

In egual misura il contributo erogato a favore della Comunità di Sant’Egidio, ha consentito l’acquisto e la distribuzione, lungo le strade della Capitale, di gel disinfettanti e mascherine a coloro che vivono per strada, persone in stato di maggiore fragilità che, mai come in questo periodo di pandemia, hanno visto maggiormente diradarsi i contatti e le consuete presenze “amiche”.

Anche i malati oncologici della Fondazione ANT Italia Onlus e le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali seguite dall’Associazione Lega del Filo d’Oro hanno ricevuto un aiuto dal team di medici che, anche in questa situazione di maggiore difficoltà, grazie al contributo di FNC, hanno potuto continuare a svolgere il proprio lavoro a domicilio.

Per quanto riguarda l’attività della Fondazione ANT, medici e infermieri sono stati costantemente e coraggiosamente operativi da Nord a Sud del Paese, anche nelle province più colpite dal Covid-19, contribuendo a non lasciare soli e abbandonati i malati domiciliari e, di conseguenza, a ridurre i ricoveri nelle strutture ospedaliere, già gravate degli accessi urgenti dovuti all’epidemia da Coronavirus. I fondi messi a disposizione hanno potuto garantire il lavoro delle équipe mediche, i loro spostamenti e l’urgente fornitura di presidi monouso per tutelare la salute dei pazienti, già resi fragili e immunodepressi per via del tumore.

La Lega del Filo d’Oro invece, si è trovata a fronteggiare l’impatto che la pandemia ha avuto sul proprio lavoro e sulle persone accolte nei Centri di riferimento, persone con un quadro clinico delicato e complesso che le ha rese particolarmente vulnerabili al contagio.

L’adozione della misura di distanziamento fisico è davvero qualcosa di dirompente nella quotidianità di una persona sordocieca, che conosce e comunica con il mondo esterno solo attraverso il tatto, entrando in relazione con i familiari e gli operatori toccandoli. Questa emergenza ha acuito l’isolamento sociale delle persone sordocieche e ridotto di molto i risultati raggiunti da ogni individuo nel proprio percorso di autonomia e riabilitazione.

L’impegno di tutti gli operatori dell’Associazione si è concentrata proprio su questo: rispondere a tale nuova ed impegnativa dimensione dei bisogni con positività e professionalità, accompagnando le persone sordocieche nell’adozione graduale di misure di protezione adeguate e stando loro accanto, ma alla giusta distanza, senza perdere la “relazione personale”.

Acquisto strumentazione sanitaria

La diffusione del Coronavirus ha trovato impreparati, soprattutto durante la prima ondata, numerose strutture sanitarie in termini di strumentazione indispensabile all’erogazione di cure idonee da somministrare ai malati che affollavano i luoghi di ricovero.

A tal proposito, la Fondazione, in risposta alla richiesta dell’Associazione PROMOIT, ha contribuito all’acquisto di un videolaringoscopio per l’UOS (Unità Operativa Semplice) Anestesia Ostetrica per l’Ospedale “San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina” di Roma. Tale strumento viene utilizzato per la gestione delle intubazioni delle vie aeree, fondamentale per la sicurezza delle donne in dolce attesa in situazioni di emergenza da Covid-19.

All’Ospedale San Giovanni Battista alla Magliana (Roma) sono stati consegnati invece ventilatori e respiratori a casco che la Fondazione ha contribuito ad acquistare tramite l’Associazione ACISMOM – Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, macchinari necessari per l’apertura di un nuovo reparto COVID.

Azioni di primo soccorso

Alla Croce Rossa – Comitato di Susa è stato erogato un contributo per il sostegno di esigenze concrete, necessarie a fornire sostenibilità alle azioni poste in essere sul territorio tra cui: aiuto nella fornitura e reperimento di DPI (mascherine, camici impermeabili, occhiali protettivi, ecc), supporto alle spese di movimentazione degli automezzi per le attività emergenziali, con particolare riferimento alle attività di assistenza alla popolazione più vulnerabile, predisposizione di spazi di accoglienza temporanea presso il Polo Logistico di Bussoleno, potenziamento dell’assistenza alle persone migranti in zona di frontiera.

L’erogazione a favore della “Protezione Civile Associazione Nazionale Carabinieri Roma1” ha consentito invece l’acquisto di un mezzo di trasporto per la distribuzione di materiali sanitari e dispositivi di protezione presso gli Ospedali, il montaggio di tende pre triage, la logistica dei materiali in arrivo dall’estero (scarico e trasporto), il trasporto e la distribuzione di medicinali.

Assistenza psicologica e legale a distanza

Come prevedibile, in situazioni estreme come quella che stiamo vivendo, le ripercussioni a livello psicologico sono inevitabili, soprattutto per alcune categorie di individui come il personale sanitario che le affronta “in prima linea”. A tal proposito è utile menzionare il sostegno della Fondazione al progetto “#riprendiamocipermano” dell’Associazione “Pronto Soccorso per le Famiglie APS”. L’iniziativa ha offerto supporto psicologico e legale a distanza completamente gratuito, attraverso piattaforme ed applicazioni telematiche, per l’intera durata dell’emergenza.

Professionisti come avvocati, psicologi e psicoterapeuti, hanno intrapreso percorsi di sostegno per persone che vivono con maggior criticità e angoscia la situazione generata dalla pandemia (per esempio i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari, gli anziani e le donne in gravidanza).

L’obiettivo è quello di offrire un sostegno ed un percorso psicoterapeutico al personale sanitario che potrebbe sviluppare un Disturbo Post Traumatico da Stress a seguito della situazione
critica vissuta, sia a livello umano che lavorativo, nonché prevenire i suicidi; a tutti i familiari delle vittime, che potrebbero ritrovarsi di fronte all’elaborazione di un lutto molto più complessa, e a tutte le famiglie che hanno dovuto vivere conflitti familiari maggiori a causa della convivenza forzata.

In merito è stato attivato uno sportello legale, anch’esso completamente gratuito, per dare supporto a tutte le persone che, a causa della pandemia e delle conseguenze concrete a livello lavorativo, relazionale o altro, abbiano necessità di un parere legale attento e specifico, anche per il susseguirsi di normative emergenziali.