L’epidemia non ha fermato la XV edizione del Festival delle Culture Popolari che, quest’anno, vedrà come tema centrale le relazioni di comunità e le modalità innovative per prendersene cura. Un’inziativa di Rete Popolare Italiana, con il sostegno della Fondazione CRT, che si rinnova e si adegua al periodo che stiamo vivendo: i luoghi e i modi in cui si svolgerà saranno fisici e virtuali. Sarà infatti un festival di incroci tra linguaggi multimediali, suoni e voci, azioni performative, storie e testimonianze dalla comunità per la comunità che si svolgerà principalmente da Tradiradio, la web-radio della Rete con sede a Lo spaccio di cultura – Portineria di comunità, e dal Fondo Tullio De Mauro, sostenuto da Fondazione CRT.
In web radio, si parlerà di comunità educante, di democrazia con il costituzionalista Sabino Cassese, di contrasto alla povertà educativa e si scopriranno le storie del Portale dei Saperi, il progetto sostenuto da Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, per valorizzare e condividere i saperi, i bisogni e le aspirazioni degli abitanti, aumentando il senso di comunità e la coesione sociale. A parlare saranno anche i giovani under 21 del progetto Pft che, insieme a cinque scuole torinesi, ha realizzato una mappatura degli studenti impossibilitati a seguire le lezioni a causa della pandemia, 120 ragazzi, che, ora, sono tornati a studiare.
Tanti saranno poi i viaggi musicali tra la musica del passato e del presente, e quelli per la città, come il viaggio guidato, che potrà essere seguito a piedi , in bici , o da casa, di “La liberazione è una corsa”, iniziativa sostenuta da Compagnia di San Paolo, per dare il via alla piattaforma narrativa del Polo del ‘900 e scoprire la storia della città di Torino e del territorio, attraverso i luoghi e i segni che connettono passato e presente. Ci sarà inoltre un gioco urbano itinerante composto da 12 misteri da risolvere che avranno come punto di risoluzione e arrivo proprio la Portineria di comunità. Infine, sei famiglie del progetto nazionale “Indovina chi viene a cena”, realizzato dalle Rete italiana Popolare, con il sostegno della Fondazione CRT, ospiteranno virtualmente il pubblico nelle loro cucine, per farci riscoprire i sapori e le ricette dei loro paesi nativi: Argentina, Perù, Siria, dall’Egitto, Marocco e Cina.
Tre giorni di appuntamenti, dal 13 al 15 novembre per continuare a “ricostruire legami di comunità e di socialità messi a dura prova dalla pandemia, promuovendo relazioni fondate sulla fiducia, la solidarietà, l’inclusione”, come ha affermato il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
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